Votare a destra è facile, ma poi le persone perbene e in buonafede si mangiano i gomiti. Com’è successo agli inglesi.

 

Brexit, 750mila in piazza per un secondo referendum. Ian McEwan tra i manifestanti

Brexit, 750mila in piazza per un secondo referendum. Ian McEwan tra i manifestanti
(afp)

Si stima oltre al mezzo milione la presenza dei manifestanti oggi a Londra per chiedere un nuovo voto sulla Brexit e per ribadire il desiderio di non abbandonare l’Europa

dal nostro corrispondente ANTONELLO GUERRERA

 LONDRA. È un’incredibile marea umana quella che a Londra oggi ha sfilato a favore dell’Europa e per chiedere un secondo referendum sulla Brexit. Secondo gli organizzatori sono accorse 750mila persone, nonostante in contemporanea ci fosse un classico del calcio come Chelsea-Manchester United. Alla vigilia, se ne attendevano al massimo centomila. Se le cifre venissero confermate, questa sarebbe la più grande manifestazione di questo secolo sul suolo britannico, dopo quella contro la guerra in Iraq nel 2003 alla quale partecipò un milione di persone. Ma il momento è critico per questo Paese sempre più vicino a un bivio capitale per il proprio futuro e così, in un sabato di un ottobre straordinariamente caldo, centinaia di migliaia di britannici, da tutto il Regno, sono accorsi in massa.
Tra cartelli e striscioni pro-Europa, i manifestanti chiedono un secondo referendum non sulla Brexit in sé, ma sull’opportunità di avere l’ultima parola sull’accordo di divorzio dall’Ue che il governo di Theresa May e le autorità europee stanno da mesi cercando di raggiungere con una certa fatica soprattutto a causa della questione irlandese e del ritorno delle frontiere tra nord e sud dell’isola. In caso di intesa entro la deadline di marzo 2019 (il rischio di “no deal”, nessun accordo, è paurosamente cresciuto negli ultimi giorni), è previsto per ora solo un (rischiosissimo) voto parlamentare alla Camera dei Comuni.

rep

Ma i manifestanti non ci stanno. Per molti, come Alastair, 22 anni, insegnante, i termini sono radicalmente cambiati. “Nessuno ci aveva detto del rischio di no deal, questo governo screditato non ha la capacità né il diritto di decidere il futuro di un intero Paese”. Ci sono giovani, vecchi, stranieri, mamme, bambini, giovani coppie che vedono il loro futuro e quelli dei propri figli in pericolo, laburisti delusi dalle ambiguitá di Corbyn, lo scrittore Ian McEwan (che insieme ad altri vip come l’ex calciatore Jamie Carragher ha pagato anche gli autobus ai manifestanti più distanti), la star della musica britannica Jarvis Cocker.

https://www.repubblica.it/esteri/2018/10/20/news/brexit_500mila_persone_in_piazza_per_un_secondo_referendum_ian_mc_ewan_tra_i_manifestanti-209499809/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P9-S1.6-T1

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