Giancarlo Caselli, procuratore di Torino, ed ex capo della procura di Palermo: “La requisitoria del sostituto procuratore generale della Cassazione Iacoviello – ha detto Caselli – non ha ferito solo me, ma Giovanni Falcone che ha teorizzato e concretizzato nei maxiprocessi il concorso esterno in associazione mafiosa. Le affermazioni di Iacoviello sono quantomeno imbarazzanti. Il CSM ha punito severamente colleghi per molto meno.“
Antonio Ingroia ha detto: “Ho la sensazione che l’ultima sentenza della Corte di Cassazione su Marcello Dell’Utri e il dibattito che strumentalmente ne sta scaturendo rientrino in quel processo di continua demolizione della cultura della giurisdizione e della prova che erano del pool di Falcone e Borsellino“.
Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori :”Svalutare il reato di concorso esterno è come tornare indietro di vent’anni, un atto di resa inaccettabile“.
°°° Mentre i mafiosi fanno festa tutti in coro, l’Italia fa ancora una volta della repubblichetta delle banane in mano alla mafia e perde di nuovo credibilità internazionale. E con la credibilità se ne stanno alla larga anche gli investimenti stranieri.