La Carfagna decide di sfuggire alla scorta e di guidare personalmente la sua nuova auto sportiva, ai primi tepori della Primavera. Libera come l’aria, si inoltra a forte velocità in una provinciale deserta, tra i campi di grano a perdita d’occhio. Fila leggera, coi lunghi capelli al vento, slaccia i primi bottoni della camicetta e inspira golosamente l’aria pura e i profumi della terra. A un tratto: SBRAAAAMMMMMMMMM! Dpo tre o quattro giravolte, ha completamente distrutto la sua automobile in un incidente terrificante. Miracolosamente, è riuscita ad uscire dal rottame senza un graffio e si sta applicando il rossetto quando arriva un poliziotto della stradale. “Mio Dio!” esclama il poliziotto “la sua automobile assomiglia ad una fisarmonica che sia stata calpestata da un elefante. Sta bene, signora?”.
“Sì, agente, sto bene” risponde la ministra, sgranando ancora di più gli occhi, come due pattane di BMW.
“Bene, signora, ma come diavolo ha fatto a ridurla così? ” chiede il poliziotto, dopo aver esaminato l’automobile distrutta.
“Oh, agente, una cosa stranissima!” risponde Mara “Stavo guidando lungo questa strada quando all’improvviso questo ALBERO spunta su, davanti a me. Così sterzo a destra e c’è un altro albero! Sterzo a sinistra e ce n’è un ALTRO! Sterzo a destra e c’è ancora un altro albero! Allora sterzo a sinistra e…”.
“No, no, signora” le dice l’agente interrompendola “non c’è un albero su questa strada per 30 chilometri. Quello era il suo arbre magique che oscillava avanti e indietro”.