Tangenti sulla memoria delle vittime
20 anni dopo l’alluvione in Valtellina
Spese gonfiate e presunte mazzette sulle iniziative organizzate nel 2007 per ricordare la tragedia che costò la vita a 53 persone. Inquisito anche Massimo Ponzoni, pezzo da novanta del Pdl lombardo
Dopo il terremoto dell’Aquila, l’alluvione della Valtellina. Il malaffare non si ferma neppure davanti alle catrastrofi naturali e alle loro tragiche conseguenze. E riesce ad approfittare persino delle commemorazioni. La tragedia valtellinese, che alla fine di luglio del 1987 provocò la morte di 53 persone e la cancellazione di interi paesi, è protagonista di due inchieste che ora sembrano trovare un punto di contatto: quella della Procura della Repubblica di Monza contro l’ex assessore regionale del Pdl Massimo Ponzoni e quella della Procura di Sondrio, che ha già portato alla richiesta di rinvio a giudizio di diversi amminstratori locali, anche loro di centrodestra. Coinvolte la fondazione Irealp, ente a guida leghista creato coi fondi per la catastrofe e finito con un buco milionario, ed Eventi valtellinesi, che per organizzare le iniziative del ventennale avrebbe incassato 250mila euro. Ma secondo gli inquirenti ne ha spesi meno della metà, facendo sparire il resto di Mario Portanova