Alitalia, il futuro è di nuovo Air France
Quattro anni (e molti milioni) dopo
INTANTO LA COMPAGNIA ABBANDONA LE TRATTE “BUSINESS” E RIPIEGA SUL TURISMO
Alitalia è pronta a trasferirsi a Parigi diventando parte di una super-holding controllata dal duo Air France-Klm. Un’indiscrezione? Senz’altro, ma anche una voce concreta a sentire il quotidiano il Messaggero, che dell’operazione sembra in grado di fornire più di un dettaglio. Una domanda, però, sorge spontanea: non sarebbe stato preferibile percorrere la stessa strada anni fa quando l’accordo, che sembrava cosa fatta, fu stoppato con la scusa della necessità strategica della compagnia di bandiera in “solide” mani italiane? Nel marzo del 2008, quando il governo Prodi era già sfiduciato ma ancora in carica, Air France presentò la sua offerta: 1,7 miliardi di euro per acquisire l’intera compagnia e i suoi debiti. Ma la campagna elettorale era infuocata e Berlusconi fu il primo a opporsi, invocando l’intervento dell’imprenditoria italiana. Detto fatto. Le ipotesi di cordata si materializzano da lì a poco. E il nuovo governo decise che la parte malsana del gruppo dovesse essere scaricata sullo Stato e quindi sui cittadini. Quella buona, minoritaria, è invece finita pasto al mercato. “Ma la compagnia è e resta italiana”, esultava il premier. Cronaca di un processo di ristrutturazione disastroso di Matteo Cavallito (il Fatto)