LOTTA ALL’EVASIONE: CONTINUA?
di Gaetano Proto 27.03.2009
Ha avuto larga eco la notizia che nel 2008 le somme riscosse dall’Agenzia delle Entrate in seguito alla lotta all’evasione hanno raggiunto i 6,9 miliardi. Si è sottolineata la crescita del dato rispetto all’anno precedente, senza tuttavia estendere il confronto al 2006. Ma se si va a guardare le riscossioni di quell’anno, la prospettiva si rovescia: il 2008 risulta un anno di netta decelerazione rispetto alla crescita avvenuta nel 2007. Per il 2009, il primo anno i cui risultati potranno essere attribuiti interamente al governo in carica, il rischio di stallo è elevato.
Lo scorso 23 marzo l’Agenzia delle Entrate ha tenuto una conferenza stampa per mostrare, numeri alla mano, che “la lotta contro l’evasione fiscale va avanti”, come afferma la sintesi nell’home page dell’Agenzia.
Per chi teme che la tolleranza verso l’evasione possa tornare a essere uno degli assi portanti del “patto sociale”, si tratta di una sorpresa che merita un supplemento di indagine.
UN CONFRONTO PIÙ CORRETTO
Nella presentazione , si trovano solo i dati relativi al 2007 e al 2008: nella seconda diapositiva, le “Somme riscosse a seguito della complessiva azione di contrasto degli inadempimenti dei contribuenti” mostrano per il 2008 una crescita di 500 milioni di euro rispetto all’anno precedente (da 6,4 a 6,9 miliardi di euro), pari all’8 per cento.
I dati relativi al 2006 si possono trovare, con una certa fatica, sul sito dell’Agenzia grazie a una conferenza stampa del dicembre 2007. Confrontando questi dati con quelli definitivi 2007 citati nella conferenza stampa del 23 marzo, dal 2006 (anno di passaggio tra due legislature) al 2007 (anno interamente attribuibile al governo Prodi) la crescita delle riscossioni risulta pari a 2 miliardi (da 4,4 a 6,4 miliardi di euro), cioè al 45 per cento (vedi la tabella 1).
Visto in prospettiva, il risultato del 2008, di nuovo un anno di passaggio tra due legislature, acquista quindi tutt’altro senso: secondo questo indicatore di efficacia, la dinamica della lotta all’evasione è rallentata vistosamente.
Ma non è finita qui: la previsione per il 2009 avanzata nella conferenza stampa comporta una ulteriore riduzione del tasso di crescita delle riscossioni: dall’8 al 4 per cento. Questa previsione programmatica appare incoerente con quanto afferma il direttore dell’Agenzia, Attilio Befera: “il contrasto all’evasione (…) diventa ancor più determinante nei momenti di crisi, come quello attuale, quando la concorrenza sleale rischia di essere un fattore che taglia fuori dal mercato le imprese sane”.
Il 2009, periodo che presumibilmente andrà attribuito per intero al governo Berlusconi, sarà comunque l’anno in cui si potranno osservare i risultati della politica anti-evasione del governo per così dire in vitro, al netto sia dei mesi in cui era in carica il governo precedente, sia del “trascinamento” della sua azione di contrasto – i cui effetti sulle riscossioni ovviamente non sono istantanei, ma si realizzano con un certo ritardo, come è stato fatto notare giustamente da vari commentatori. Vedremo se la promessa relativa a quest’anno, pur così poco ambiziosa, sarà mantenuta.
* L’articolo riflette le opinioni dell’autore e non impegna la responsabilità dell’Istituto di appartenenza.
Tabella 1: Somme riscosse a seguito della complessiva azione di contrasto degli inadempimenti dei contribuenti
(gli importi sono espressi in miliardi di euro)
2008 2007 2006
Riscosso complessivo 6,9 6,4 4,4
di cui
Ruoli 3,3 3,2 1,7
Versamenti diretti 3,6 3,2 2,6
Fonte: per il 2006, Conferenza stampa 18/12/07; per il 2007-08, 2008.ppt, entrambi in www.agenziaentrate.gov.it.
°°° Non c’è verso: le uniche cose buone negli ultimi 30 anni le ha fatte solo Romano Prodi. E questo gnomo continua a prendersi tutti i meriti.