Andrea Camilleri e Saverio Lodato

di Andrea Camilleri e Saverio Lodato


Delinquenti, dentisti e Pm. Così Berlusconi offende la memoria di suo padre

Camilleri, per molto tempo avevamo pensato che Silvio Berlusconi sfuggisse alla regola, simile agli dei di cui parla Sallustio: «Ogni dio è imperituro e ingenerato». Invece anche lui ebbe un papà, non un papi, che è altro tipo di parentela. Dal quale papà, come tutti noi, ricevette perle di saggezza e scampoli di educazione. Berlusconi, un po’ di tempo fa: «Papà mi insegnò che se vuoi far male al prossimo o fai il delinquente, o il dentista o il Pm». Forse, il papà si era fermato ai «delinquenti». E il bambino prodigio ci ha messo del suo.

Se di mamma ce n’è una sola, anche di padre dovrebbe, almeno in teoria, essercene uno solo. Quindi Berlusconi parla di quello stesso padre che l’avrebbe, in tenera età, condotto in un cimitero di guerra americano per fargli giurare eterna amicizia agli Usa difensori della libertà. Sembra una scena da libro Cuore, ma passi. Però che il padre gli abbia detto la frase che Lei, caro Lodato, riporta, mi suona falso. Come del resto anche Lei sospetta. A quell’epoca i Pm non esistevano, si chiamavano giudici istruttori. E non erano né le toghe rosse, né i Torquemada, né i malati di mente che Berlusconi descrive ai suoi affascinati elettori. Quelli semmai vennero dopo, quando misero gli occhi su alcuni affarucci non tanto limpidi del cavaliere, ma allora il papà del nostro Silvietto mi pare che non ci fosse più. Con questa battutaccia, Berlusconi ha offeso, a parte Pm e dentisti che non fanno più male, la memoria di suo padre. Perché o quella frase non fu detta , o se lo fu significa che anche suo padre aveva avuto da temere dalla giustizia. No, sono sicuro che si tratta di una bugia. E mi permetta di lasciar perdere Sallustio e citare Marziale: «Non sei un mentitore abituale, sei la Menzogna stessa fatta persona»

berlusconi-intoccabile.

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Berlusconi insulta i giudici

Berlusconi deride il parlamento e insulta i giudici
di a.q.

Qualche battuta l’aveva fatta anche nei momenti più critici (per sdrammatizzare, ovvio) ma pochi lo avevano capito. Era roba da intenditori, perle rare in un mare di mediocrità. Così in un Abruzzo martoriato dal sisma, Berlusconi ne aveva già infilate un paio, una sul record del premier che “non dorme da 44 ore” e l’altra sugli sfollati visti come “campeggiatori da fine settimana”: ma le chicche erano sfuggite all’attenzione generale, essendo i giornalisti più concentrati su altri temi. Però adesso, che la prima fase dell’emergenza sta passando (almeno pare) Berlusconi non resiste più.

E le ultime lente e faticose ore ci restituiscono il solito incontenibile Silvio. Eccolo, finalmente riposato e di nuovo in forma: prima replica a chi lo accusava di aver sfacciatamente discusso delle nomine Rai con gli altri dirigenti della maggioranza a Palazzo Grazioli (insomma a casa sua, cioè del proprietario di tre tv concorrenti) con un colpo di autentico genio. Intanto, spiega, non era un vertice ma una colazione di lavoro; poi, la scelta di Palazzo Grazioli (e non Palazzo Chigi, sede istituzionale) è nata per far risparmiare allo Stato le telefonate: facciamo lì le riunioni, dice il premier, «perché il presidente Berlusconi ha un grande senso del denaro pubblico. E spesso non lavora a Palazzo Chigi, perché gli capita di fare telefonate che non sono propriamente della Presidenza del Consiglio e non si sente di impiegare soldi pubblici per cose che non siano relative al servizio pubblico che lui svolge». Grazie, davvero.

Non finisce qui, purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista) perché dopo il presidente risparmiatore, torna finalmente il presidente battutista vero e proprio. E son risate grasse, e volute. In Abruzzo, nuovamente, per coordinare gli aiuti e far visita ai terremotati (giusto), Berlusconi (sbilanciato dalle troppe cose giuste fatte finora) si lascia andare all’ironia e attacca, guarda un po’, i giudici: «Mio padre diceva sempre che, se uno nasce per fare del male ha tre scelte o fa il delinquente, o fa il pm o fa il dentista. I dentisti per fortuna si sono emancipati perché c’è l’anestesia…». Fine della conferenza stampa tra le risate. Ridono i giornalisti, ridono i dentisti, ridono meno i pm che devono indagare sulle cause dei crolli. Gli sfollati non ridono per niente, ma chi passa il fine settimana in tenda, si sa, ha poco spirito.

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