Cocorito Ghedini e le sue minchiate

Questo è un pezzo del “suo” giornaletto l’unione sarda di quattro anni fa:

Il particolare
Reperti nel parco della villa
Domenica 20 marzo 2005
A nche i magistrati della Procura di Tempio sanno veramente poco del sopralluogo top-secret avvenuto nei giorni scorsi all’interno della tenuta del presidente del Consiglio. In un settore di quell’area sottoposta a segreto di stato da parte del Ministero dell’Interno, che ha classificato la villa come una delle residenze ufficiali del premier. L’avvocato Nicolò Ghedini ha accompagnato alcuni funzionari della Soprintendenza archeologica e una pattuglia di carabinieri specializzati nella tutela del patrimonio culturale e artistico, in un punto ben circoscritto del parco dove sarebbero stati ritrovati importanti reperti archeologici. Si parla di un sito di notevole importanza, risalente al terzo secolo a. C., con alcuni resti di vasellame e tracce di una piccola necropoli. Un pezzo di storia della Sardegna che evidentemente i proprietari dei terreni hanno tutta l’intenzione di tutelare, tanto che ne è stata subito segnalata la collocazione e le caratteristiche alla Soprintendenza archeologica. E il gruppo di funzionari e militari ha potuto, seguendo un rigoroso itinerario con alcune precise prescrizioni da parte del personale addetto alla sicurezza, arrivare al sito ed effettuare tutte le verifiche del caso. Insomma, non è vero che i sopralluoghi alla Certosa non si possono fare. E gli accertamenti della Soprintendenza arrivano a pochi giorni dall’udienza davanti ai giudici della Corte Costituzionale che dovranno esprimersi sulla ammissibilità del ricorso presentato dalla Procura di Tempio sul mancato sopralluogo del settembre 2004 nel cantiere top-secret aperto in una delle discese a mare della tenuta. I magistrati galluresi hanno sollevato infatti un conflitto di attribuzione ritenendo immotivata l’opposizione del segreto di stato all’attività investigativa su alcuni presunti abusi edilizi attribuiti ai rappresentanti legali della società proprietaria dell’intera area. I giudici della Corte Costituzionale dovranno dire se esistono gli elementi per ritenere ammissibile il ricorso affidato dal procuratore della Repubblica di Tempio, Valerio Cicalò, a due docenti universitari, specializzati in diritto costituzionale. La Procura gallurese aveva deciso di avviare l’iter, dopo che il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, aveva confermato in Parlamento la volontà di opporre il segreto di Stato all’indagine iniziata nel maggio dello scorso anno. (a. b.)

°°° E queste sono le bestialità del pappagallino del momento:

L’avvocato di Berlusconi risponde al sito dell’Espresso, che cita passi di un articolo
uscito nel 2005 sull’Unione sarda: “Vogliono attaccare il premier a tutti i costi”
Tombe fenicie, la replica di Ghedini

“Solo frammenti romani e ossa”

°°° E dove avrebbe studiato archeologia questo fesso, per sostenere che si tratta di frammenti romani?! E se ci sono ossa umane… che cazzo è se non una tomba? Delinquenti, ladri, bugiardi e FESSI!

ghedini

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Ma non si nota l’assenza?

L’Aquila: maltempo sulla cerimonia di riapertura del centro

21 Giugno 2009 10:14 CRONACHE

L’AQUILA – Rischia di andare semideserta la cerimonia per la riapertura del centro storico dell’Aquila. A meno di un’ora dall’inizio (e’ prevista per le 11) sono pochi i cittadini che hanno sfidato il maltempo e si sono radunati all’imboccatura di corso Federico. Alla cerimonia prenderanno parte il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, e del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. (Agr)

L’Utilizzatore Finale scappa come un coniglio, sapendo benissimo di essere investito da insulti e fischi che potrebbero svegliare qualcuno dei fessi che ancora lo votano. Eppure aveva studiato benissimo la data del colpo di teatro: giusto nel giorno dei ballottaggi… pronto all’ennesimo comizio idiota e a propinare un altro mare di cazzate sulla sua inesistente efficienza. E invece si nasconde. Lui, l’Inauguratore Ufficiale e ABUSIVO di tutti i lavori fatti e le opere da Prodi-Bersani-Di Pietro, crede così di evitare il crollo dei suoi candidati ai ballottaggi. Mossa astuta, ma non può scappare in eterno.

b-deficiente72

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I NODI AL PETTINE

La manifestazione fuori da Montecitorio
I comitati chiedono più trasparenza nelle scelte del governo
Roma, la protesta dei terremotati
In 1000 alla Camera gridano: “Buffoni”
Tanti gli slogan dei Comitati: “Forti e gentili sì, fessi no!”
I sindaci: “Vogliamo fatti, non promesse” E il Tg1 oscura la protesta

La tenda montata a
Montecitorio dagli studenti

berlusco

ROMA – E’ arrivata a Montecitorio per il sit-in dimostrativo, la marcia degli sfollati delle tendopoli dell’Aquila, che protestano proprio nel giorno in cui la Camera deve approvare il decreto legge sull Abruzzo.

Slogan e proteste. Senza bandiere di partito e scandendo vari slogan tra cui “forti e gentili sì, fessi no!“, “100% ricostruzione, partecipazione e trasparenza” e “Buffoni, buffoni”, 1000 aquiliani dei Comitati dei cittadini sono arrivati a Roma con 20 pullman partiti questa mattina alle 9 e 30 da Collemaggio. Presente anche un grande striscione con la scritta: “Case, scuole, Università. Subito. Contro la speculazione ricostruzione dal basso”. Ad imitazione delle tendopoli, alcuni ragazzi montano tende da campeggio sotto l’obelisco che domina la piazza. Sono scesi in piazza anche gli studenti dell’Onda che chiedono che a occuparsi della ricostruzione non sia Impregilo poiché fu proprio “la stessa azienda a costruire l’ospedale che poi crollarono”.

Le richieste. Gli organizzatori hanno chiesto garanzie sulla riparazione dei danni causati dal terremoto, la riapertura del centro storico, risorse adeguate per risarcire gli imprenditori che hanno avuto le imprese distrutte o danneggiate e un maggiore coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte della ricostruzione.

Il Pd presente. Alla manifestazione erano presenti alcuni parlamentari del Pd e dei radicali, Legambiente,il sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, il presidente della Provincia Stefania Pezzopane e molti dei sindaci delle città colpite dal terremoto, che hanno chiesto che le promesse vengano messe “nero su bianco”. La vicepresidente della Camera, Rosy Bindi ha raggiunto il sit-in dei terremotati per esprimere la sua solidarietà e ha detto: “Non sono più venuta perché in campagna elettorale non volevo strumentalizzare le vostre difficoltà. Ma, dopo i ballottaggi – ha detto la Bindi -, vi assicuro che verrò una volta alla settimana nelle tendopoli de L’Aquila e a Pescara dagli sfollati”. Poi ha aggiunto: “E’ finito il tempo delle passerelle e della false promesse. Il governo deve mettere risorse vere per la ricostruzione e dare certezze a tutti sul futuro delll’Aquila e di tutti gli altri centri colpiti dal terremoto. Avete pienamente ragione -ha concluso la vicepresidente della Camera -, e sarebbe una vergogna se anche in questo caso il Governo decidesse di porre la fiducia, rifiutando di accogliere le vostre richieste e di cambiare il decreto legge”. Critico anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini: “Abbiamo assistito ad una passerella di ministri a L’Aquila e in Abruzzo. Oggi in aula c’è solo il sottosegretario Menia. Avrei gradito che la presenza del governo fosse adeguata al dramma che abbiamo vissuto”.

Il presidente della regione, Gianni Chiodi, ha invece invitato gli aquilani “ad avere piena fiducia nell’operato del governo, che sta cercando di venire incontro a tutte le esigenze e alle necessità legate alla fase della ricostruzione”.

Blackout del Tg1. Ma evidentemente i motivi della protesta non erano abbastanza importanti per il Tg1 che ha mostrato un servizio sulla ricostruzione della casa dello studente per opera della regione Lombardia del governatore Roberto Formigoni. Per il Pd ha protestato Lanfranco Tenaglia che ha detto: “Nel giorno in cui si sta svolgendo la marcia degli sfollati delle tendopoli dell’Aquila, conclusa con un sit-in a Montecitorio, il Tg1 sceglie di parlare del terremoto in Abruzzo con un servizio sulla ricostruzione della Casa dello studente, certamente una buona notizia ma riferita con stile celebrativo, e con tanto di intervista, al presidente della regione Lombardia Formigoni. Gli avvenimenti in corso a Roma sono stati invece del tutto ignorati”. Tenaglia ha poi aggiunto: “Ci avevano
raccontato che con un giornalista a tutto tondo come direttore il Tg1 aveva scelto la strada dell’informazione pura, scomoda e senza compromessi. Tutto ciò, invece, non sta avvenendo e avviene anzi il contrario”.

berlusco1

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Tasse da record

Amici, ricordate le minchiate di burlesquoni e della sua cosca, durante il governo Prodi, sulla balla de “la sinistra è il partito delle tasse”?
Vi ricordate della balla “Noi non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani”?
Beh, oggi, sotto il regime berlusconi, abbiamo il carico fiscale più alto di sempre: 43,5!!!
Non solo, ma non le paga quasi più nessuno… tranne i soliti “fessi”: lavoratori dipendenti e pensionati. E ancora, il governicchio ci ha raddoppiato i bolli e le bollette (Enel in testa), aumentato i costi della vita e ci sta deprivando ogni giorno di servizi e diritti. Votateli ancora, mi raccomando…

evasore

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I tre fessi


Burlesquoni, Maroni e Gasparri, sono ospiti in un regime dittatoriale del Sud America, dove sperano di essere accolti in pompa magna per il loro operato in Italia. Purtroppo fanno schifo persino al dittatore locale e vengono condannati a morte. Arriva il giorno della fucilazione ed Mafiolo è legato al palo. Quando tutto è pronto, grida: “Terremoto!!! Terremoto!!! Cribbio! Correte, salvatevi!”.

Tutti i componenti del plotone cominciano a correre spaventati ed tizio Berlusconi scappa, approfittando della confusione. E’ la volta di Maroni. Quando è tutto pronto, questi grida: “Uragano!!! Uragano!! Correte, salvatevi!!!”.

Per la seconda volta si crea un parapiglia ed il razzista padano riesce anch’egli a fuggire. Tocca infine a Gasparri: lo legano, il plotone punta, tutto è pronto e lui si mette a gridare con tutte le sue forze: “Fuoco!! Fuoco!!! Corr..”

lucio5

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Anche Hitler ha cominciato così

Un test per trovare il razzista che c’è in te
di ce.bu.

Facciamo un test: il tuo quartiere è lercio. A chi dai la colpa?
A chi ti governa ed è responsabile della pulizia e del decoro delle città oppure agli immigrati?

Nella tua città aumentano i reati. A chi dai la colpa?
A chi ti governa e non mette la polizia in condizione di controllare il territorio oppure agli immigrati?

Hai un lavoro precario e mal pagato, servizi pubblici inefficienti e paghi ogni centesimo delle tue tasse. A chi dai la colpa?
A chi ti governa e, pur avendoti raccontato un sacco di frottole in campagna elettorale, non fa niente (se si escludono le sue vicende private…) oppure agli immigrati?

Noi ci fermiamo a tre domande, ma potremmo andar avanti così fino a farne dieci, venti o una per ogni punto delle promesse elettorali di Berlusconi e della destra. Ma il concetto è chiaro. Il quotidiano Libero no, non si ferma. Il giornale diretto da Vittorio Feltri, quello che pubblica a puntate 15 fascicoli sulla vita di Berlusconi dal titolo “Vita, conquiste, battaglie e passioni di un uomo politico unico al mondo”, spinge sull’acceleratore del razzismo e pubblica un test in dieci domande “Chi è più razzista? La Lega o la Sinistra” (leggilo qui). Domande del tipo: “Un gruppo di clandestini ubriachi è solito pisciare proprio nell’aiuola dei giardinetti pubblici in cui tuo figlio gioca con i suoi amici. Come reagisci?”. E risposte che vorrebbero essere divertenti come: “A-Mi arrabbio come un serpente a sonagli. B-Non lo apprezzo ma lo giustifico, vista la difficile condizione in cui si trova a vivere questa povera gente. C-Non saprei, mio figlio e i suoi amichetti sono iscritti al Tennis Club e non vanno ai giardinetti”.

La teoria di Libero, spacciata con il test, è che il primo tipo di risposte appartengono al “borghese” che ha scelto di stare a destra, uno che lavora duro e che non vuole immigrati tra i piedi. Il secondo tipo di risposte è di quei “cattolici” che vivono nel mondo delle fiabe, hanno il parroco no global e amano la tolleranza e l’apertura verso il prossimo. E, infine, quelle del terzo tipo sono quelle della sinistra radical chic che ama gli immigrati, soprattutto dopo che hanno indossato la livrea. Insomma, tra deprimenti frizzi e lazzi la ricetta di Libero è semplice, come può apparire semplice il populismo: “Gli immigrati? Ributtiamoli a mare e staremo tutti meglio”. Chi glielo spiega al “borghese razzista”, come lo chiama Libero, che la sua condizione cambia poco anche così?
12 maggio 2009


°°° Questi pericolosi razzisti non hanno capito un paio di cosette:
a) anche Hitler e mussolini hanno cominciato così: fomentando i fessi con la propaganda.
b) Mentre la lega spara cazzate su fucili e fucilini, se la sinistra s’incazza si arma e spara davvero.Che vogliamo fare?

bfascio

borghe1

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