Fisco, si parla ancora di un accordo Italia-Svizzera. Ma non si farà nulla finché i miliardi dei ladri saranno ancora lì.

Tutte queste chiacchiere servono solo a gettare fumo negli occhi a noi gonzi e ad allertare i faccendieri, i mafiosi e gli evasori. Figurarsi se quelli pagheranno il 25% (una fesseria rispetto a ciò che fece pagare il mondo per il rientro di capitali nei loro stati), quando basta un CLIC per spostare tutto ad Antigua o altrove.

http://www.corriere.it/economia/12_agosto_10/fisco-vicino-l-accordo-italia-svizzera-claudio-del-frate_1332622c-e2ac-11e1-84ce-ad634664744d.shtml

Il premier Mario Monti (Ansa)

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Nel paese degli evasori, un pakistano vende rose nei locali con regolare fattura

Qumar Abbas ha aperto la partita Iva e gira la Brianza in bicicletta, rilasciando lo scontrino ai clienti. Orgoglioso della sua scelta, ora però si lamenta della mancanza di controlli verso i colleghi in nero. E delle “troppe tasse”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/30/paese-degli-evasori-pakistano-vende-rose-locali-regolare-fattura/187796/

°°° Un raro esempio di correttezza, di amore per la nuova patria che moltissimi italiani si sognano, un vero eroe dei nostri giorni.

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Gdf: “58 miliardi di euro non dichiarati al fisco nel 2011”

Gdf: “58 miliardi di euro
non dichiarati al fisco nel 2011”

Lo scorso anno la Guardia di Finanza ha sequestrato 902 milioni di euro e individuato 11 miliardi occultati mediante operazioni estere. Scoperti anche 7.500 evasori totali che avevano nascosto redditi per oltre 21 miliardi e più di 12mila lavoratori in nero. Effettuate 12mila denunce

Gdf: "58 miliardi di euro non dichiarati al fisco nel 2011"Ammonta a 58 miliardi di euro l’evasione rilevata nel 2011 dalla Gdf

MILANO – Nel 2011 la Guardia di finanza ha scoperto redditi imponibili non dichiarati per oltre 50 miliardi di euro, iva non versata per oltre 8 e denunciato oltre 12 mila responsabili di

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FISCO. I ladri del Pdl starnazzano, dopo che hanno rubato tutti ed evaso ai nostri danni.

Il Pdl attacca Befera, ma dimentica che le norme del governo Berlusconi erano inefficaci. Cortina: Con Burlesquoni e tremonti le verifiche fiscali e controlli calati del2000%.

Nel gran circo mediatico il caso Cortina, da fiscale diventa di campanile. Luca Zaia, presidente leghista del Veneto, punta il dito contro i controlli della Finanza solo a Nord, denunciando un livello d’evasione fino al 68% a Sud. Sul fronte opposto Luigi De Magistris, che ritiene inaccettabile questa «storiella Nord-Sud», che rischia di giustificare l’evasione. Nel frattempo il sindaco della cittadina delle Dolomiti chiede che tutti i dati intercettati dai finanzieri vengano resi pubblici e preannuncia le vie legali per danno all’immagine.

Non finisce qui: sul blitz della Finanza continua il botta-e-risposta tra Pd e Pdl. Stefano Fassina (Pd) ritiene ingenerose le accuse ad Attilio Befera, visto che proprio l’attuale direttore dell’Agenzia delle entrate «è stato il poster boy dei grandi annunci contro l’evasione del governo Berlusconi». Replica Fabrizio Cicchitto, che accusa il protagonismo di Befera. Non può mancare Daniela Santanchè, che accusa Befera di criminalizzare la ricchezza. Coerente: quando la Sardegna varò la tassa sul lusso, Santanché annunciò che sarebbe andata in Corsica.

Così, attorno a un’operazione – legale e legittima – si alza una spessa coltre di fumo. Intanto resta nel cono d’ombra la vera politica antievasione propagandata da ripetuti annunci dall’esecutivo Berlusconi. Oltre all’operazione verità sui redditi, ne servirebbe un’altra sulle norme fiscali, abilmente introdotte per

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Beati evasori… fino a che è durato il mafionano. La musica è cambiata?

Fisco, blitz a Cortina sulle auto di lusso in 42 dichiarano solo 30mila euro

Fisco, blitz a Cortina sulle auto di lusso
in 42 dichiarano solo 30mila euro

Con i controlli +400% incassi dei negozi

Dopo le polemiche, i risultati sorprendenti delle verifiche di Agenzia delle entrate veneta e Finanza nella celebre località turistica a Capodanno: fa quasi fatica a sbarcare il lunario quasi un terzo dei 133 proprietari dei 251 veicoli di grossa cilindrata sottoposti a controllo fiscale. In compenso, i quadagni dei commercianti sono risultati quadruplicati rispetto allo stesso giorno del 2011

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Silvio Burlesquoni? Un delinquente, pedofilo e CAZZARO! Solo i ciechi e i malavitosi non lo vedono.

Un anno fa Berlusconi lanciava i 5 punti
Ma le riforme sono rimaste sulla carta
Federalismo, fisco, giustizia, sicurezza, aiuti per il Sud. Il 29 settembre 2010 il Cavaliere otteneva la fiducia alla Camera elencando “le priorità per rendere il paese più competitivo”. Alle parole, però, non sono seguiti fatti. Così come è accaduto per gli aut aut della Lega al governo dopo Pontida

In principio fu il “contratto con gli italiani”. Era il 2001 e Berlusconi, dal salotto televisivo di Vespa, vendeva il sogno del cambiamento alla vigilia delle elezioni politiche che avrebbe poi vinto con largo vantaggio. Dieci anni dopo il premier deve fare i conti con altre promesse, rivolte al Parlamento esattamente un anno fa. “Cinque punti programmatici sui quali trovare ampie convergenze”, con i quali Berlusconi conquistò la fiducia del Parlamento (lo strappo con Fini si era già consumato). Ma la

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Gli italiani pagano 54 miliardi in più di tasse rispetto a media Ue

Confartigianato: gli italiani pagano 54 miliardi in più di tasse rispetto a media Ue

Il presidente degli artigiani: «Noi crediamo in una riforma del fisco che ci faccia adempiere a norme chiare»

Giulio Tremonti (Ansa)
Giulio Tremonti (Ansa)

MILANO – In Italia il carico tributario è superiore di 3,5 punti di Pil rispetto alla media europea, pari a 54 miliardi di euro di maggiori imposte per i contribuenti. A lanciare l’allarme è il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, nella sua relazione all’assemblea annuale.

TROPPE TASSE – Secondo l’organizzazione, «gli imprenditori devono dedicare agli adempimenti di burocrazia fiscale 285 ore all’anno, equivalenti a circa 36 giorni lavorativi, il 43% in più rispetto alla media Ocse». «Noi crediamo in una riforma del fisco – ha sottolineato Guerrini – che abbia l’obiettivo di consolidare il rapporto di reciproca fiducia e rispetto tra contribuenti e amministrazione finanziaria. I cittadini e gli imprenditori devono essere messi nella condizione di adempiere a norme chiare, semplici e precise». Per Confartigianato «serve un riequilibrio della pressione fiscale su imprese e lavoro, meno adempimenti e più fiducia tra Stato e cittadini. Crediamo in una riforma – ha aggiunto ancora Guerrini – che riduca la pressione fiscale, che la riequilibri a favore del lavoro e dell’impresa, che allinei la tassazione delle rendite ai livelli europei». Tuttavia, ha precisato il presidente di Confartigianato, «noi non vogliamo una riforma fiscale a tutti i costi: siamo per un riequilibrio della tassazione a favore delle imprese e del lavoro, per un allineamento della tassazione delle rendite a quella europea, non siamo per un salto nel buio spinto da fretta e tatticismi politici». Rivolgendosi poi al ministro dell’Economia, Guerrini ha osservato: «Forse le tasse possono davvero essere cosa buona e giusta se vengono percepite come un equo versamento per avere garantiti dallo Stato servizi pubblici all’altezza dei bisogni dei cittadini. Se però questo scambio non avviene – ha concluso – diventa davvero incomprensibile e insostenibile una così elevata pressione e complessità fiscale».

°°° Paghiamo di più, ma non abbiamo nemmeno la metà dei servizi che hanno i francesi, i tedeschi, gli svedesi o gli inglesi. E a pagare è sempre Pantalone da queste parti. Al contrario dei paesi civili, dove chi più ha più dà. Grazie, silvio.

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