Maroni’s List Dell’Utri, Fondi, scudo. Ecco la lista giusta
Il tempo di lettura di questo articolo sarà forse meno di tre minuti, quantine impiegherà stasera il ministro Maroni a leggere la sua lista di cose fatte. Quella che segue è una timida controlista, un elenco di ombre e cose non fatte o fatte male che il ministro stasera non menzionerà.
1) Le anomalie nel comune di Fondi (Latina) Il comune di Fondi, uno dei primi misteri del ministro della legalità e delle polizie ma non più dei servizi segreti. Tra il 2008e il 2009la Direzione investigativa antimafia aveva arrestato e indagato due clan di ’ndrangheta e camorra con l’accusa di essersi infiltrati nel tessuto economico e politico della cittadina del basso Lazio e di condizionare il Mof, uno più grossi mercati ortofrutticoli del Mediterraneo. Fu avviata la commissione di accesso e il prefetto di Latina, in due riprese, scrisse e motivò la necessità di sciogliere quel comune. In un primo momento anche Maroni sembrava d’accordo. Poi, improvvisamente, a cavallo di Ferragosto 2009 la retromarcia: il comune di Fondinon sarà sciolto. L’agropontino non ha un problema di mafia. Il risultato è che è diventato sindaco uno degli amministratori indagati nelle inchieste dell’antimafia.
2) L’autoriciclaggio non è punito Nel Piano straordinario dell’antimafia, la cui lucida brochure il ministro porta sempre con sé nei salotti tv, è una somma di norme la maggior parte delle quali proposte dalle opposizioni. E fin qui niente da dire, basterebbe ricordarlo. Il punto è che in quel pacchetto manca la normapiù importante sempre ostacolata da Maroni e dal governo: non è punito l’autoriciclaggio. Il risultato è che il boss indagato per narcotraffico o416 bispuòtranquillamente e in prima persona riciclare i soldi guadagnati in modo illecito.
3) Lo scudo fiscale e i soldi sporchi Il ministro Maroni ha fortissimamente voluto e votato lo scudo fiscale. Ha permesso che tornassero in Italia in modo lecito e del tutto ripuliti qualcosa come 105 miliardi di euro illecitamente esportati.
4) In senato spieghi i voti di Dell’Utri e di Totò Cuffaro Il ministro, e il suo partito bandiera della legalità, al Senato prendono la maggioranza grazie anche ai voti di politici condannati in appello per mafia. Due nomi per tutti: Totò Cuffaro e Marcello Dell’Utri.
5) Il taglio dei fondi alle forze dell’ordine Polizia e carabinieri stanno ottenendo risultati straordinari, sono loro e la magistratura che fanno le indagini ed eseguono gli arresti. Il tutto nonostante il taglio di oltre due miliardi di euro nel biennio 2009-2010 che significa, ad esempio, volanti senza benzina, agenti delle squadre mobili costretti a lavorare in uffici senza riscaldamento o carta igienica e straordinari maipagati. Maroni ha sempre sventolato il miraggio del Fug, il Fondo unico della giustizia dove finiscono i beni confiscati alle mafie e poi ridistribuiti alle forze dell’ordine per compensare i tagli in finanziaria. Bene: finora non s’è visto un euro. Lo stesso ministro ha ammesso di recente che “solo nel 2011 saranno distribuiti 79 milioni di euro”. Rispetto ai due miliardi tagliati…
6) La sanatoria per gli immigrati che ha lasciato fuori gli onesti La sanatoria per gli immigrati ha lasciato fuori gli onesti, chi magari ha avuto un contratto di lavoro per anni ma in quel mese, al momento del rinnovo, non più. E estromette dall’Italia a 18 anni gli immigrati figli di genitori senza la carta di soggiorno che vale dieci anni. Si tratta di migliaia e migliaia di persone per bene. Il delinquente resta e ha trovato il modo di comprare un permesso falso.
7) Su Ruby, nessuna critica alla Questura Il ministro Maroni ha ammesso, davanti a Camerae Senato, le interferenze e le bugie del Presidente del Consiglio sui vertici della questura di Milano per il caso Ruby. Ma non le ha mai criticate.
8) In Lombardia avvii gli Accessi per i comuni infiltrati In Lombardia ci sono otto comuni, due amministrazioni provinciali e la Regione coinvolte in indagini dell’antimafia. Sono almeno quindici gli amministratori i cui nomi figurano agli atti delle inchieste sugli affari della ’ndrangheta al nord, quattro sono leghisti, gli altri Pdl. Perché il ministro non avvia gli Accessi in quelle amministrazioni per valutare il rischio di infiltrazioni mafiose?
9) Chi ha ordinato le cariche a Brescia e Terzigno? Chiha ordinato le cariche a Brescia tra le persone che simpatizzavano per gli immigrati sulla gru?E chi quelle a Terzigno dove la gente non voleva che i camion svuotassero ancora in quella discarica che infatti è stata chiusa?
10) Zitto sullo scontro a fuoco dei libici Il ministro Maroni non ha diffidato la Libia di Gheddafi dopo che la motovedetta libica ha sparato contro un nostro peschereccio. Ci facciamo sparare addosso e stiamo zitti.
E LA LISTA DELLE ZOCCOLE?