Piaghe da decubito
Mettono una certa allegria titoli come quello del Giornale di ieri, copiato da quello del memorabile «Porta a Porta» con Papi che spiega per due ore perché non si deve parlare delle sue vicende coniugali: «Berlusconi: “Adesso parlo io”». Buon Dio, e quando mai non parla? L’altro giorno, alle 6 del mattino, il maratoneta della lingua compariva per un’ora intera alla Cnn, sparando balle su tutto lo scibile umano, soprattutto sulla povera Noemi, che lui conobbe con i genitori «più di dieci anni fa», cioè nel 1997-98, quando la piccina aveva 6 o 7 anni, ma, precoce com’è, era già impegnata in «una sfilata di moda», probabilmente a Pitti Bimbo. Alle 10.45, il tempo di fare colazione e ricevere il consueto stock di squinzie aviotrasportate, rieccolo a RadioRadio per un’altra esternazione. Un’ora dopo la sua voce, già molto provata, gracchiava via etere sull’emittente sarda Videolina. Dopo pranzo, concordate le nuove frottole con i fornitori ufficiali, altra intervista alla tv romana T9, seguita a ruota da una chiacchierata con l’abruzzese Rete8, vedi mai che i terremotati si bevano ancora qualche promessa. Verso le 20.15 gran finale a Odeon Tv. Poi, fino a notte fonda, le consuete due ore fitte per smentire tutto quanto aveva detto fino ad allora. Perché lui, come dice Vergassola, mente sapendo di smentire. Fra un’intervista e una smentita, un apposito fisioterapista gli praticava massaggi alle terga, onde evitare le piaghe da decubito. Si tratta del massaggiatore personale di Capezzone che, almeno per un giorno, ha potuto godersi l’ora d’aria e sgranchirsi un po’ le gambette.