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Germania, si dimette il ministro dell’Istruzione: ha copiato la tesi di dottorato. Pensa. E voi avevate la gelmini che comprò un dottorato a Catanzaro.
E non si è mai dimessa. Anzi! Sparava cazzate e devastava la scuola e le università OGNI GIORNO!
Caro, Silvio, in Francia e in Germania stanno meglio perché NON c’era un delinquente ladro e incapace al potere!
Lì o in GB e in Usa uno come te sarebbe in galera da 40 anni e per altri 400.
Dimission impossible di Marco Travaglio
Dimission impossible
Ora, i casi sono due: o tutta Europa s’è messa d’accordo per sputtanare l’Italia facendo dimettere ministri e papaveri per quisquilie (il tedesco Guttenberg per una tesi di dottorato parzialmente copiata da Internet, l’inglese Huhne per
«In Germania la Chiesa fa milioni col porno…»
«In Germania la Chiesa
fa milioni col porno…»
LE FOTO
Oggi Weltbild – 6.400 dipendenti e un giro d’affari annuo di 1,7 miliari di euro – si difende e passa al contrattacco, minacciando azioni legali per diffamazione. Secondo il gruppo editoriale, quelle di cui parla il quotidiano sarebbero pubblicazioni erotiche, non pornografiche, che tra l’altro pesano per percentuali minime sui bilanci complessivi dell’azienda.
«Sesso per intenditori», «Storie sporche», «La puttana dell’avvocato». Sono solo alcuni dei 2.500 titoli erotici nel catalogo di Weltbild, sulle cui copertine campeggiano foto di donne piuttosto ‘discinte’. La questione è da tempo discussa dai fedeli cattolici tedeschi, che già nel 2008 avevano prodotto un documento critico di 70 pagine sulle pubblicazioni del gruppo editoriale, che oltre all’erotismo offre titoli su esoterismo, magia e satanismo.
Il documento era stato inviato a tutte le 12 arcidiocesi proprietarie di Weltbild, tra cui quella di Monaco, che ne possiede la quota maggiore (13,2%) e per alcuni anni è stata affidata all’attuale papa Joseph Ratzinger. Da allora però, fallito per la crisi economica e finanziaria un tentativo di vendita nel 2008, nulla sarebbe cambiato.
“Relazione con una ragazzina di 16 anni”. In Germania si dimette leader locale Cdu
Il Fatto Quotidiano
“Relazione con una ragazzina di 16 anni”
In Germania si dimette leader locale Cdu

Un sexgate che coinvolge uno dei principali leader locali del partito di Angela Merkel. Il presidente della Cdu dello stato dello Schleswig-Holstein, nel nord della Germania, si è dimesso dopo essere rimasto coinvolto in uno scandalo per una relazione con una ragazzina di 16 anni. E’ stato lo stesso Christian von Boetticher, 40 anni, a dare l’annuncio dopo un incontro al vertice tra i leader locali del partito della cancelliera tedesca.
Boetticher resterà comunque capogruppo della Cdu nell’assemblea regionale. L’uomo politico non ha infranto nessuna legge ma all’interno del partito la notizia ha provocato non pochi malumori. “Boetticher ha riconosciuto di avere sbagliato e di avere trascurato gli aspetti morali della vicenda”, ha detto la vice-presidente Angelika Volquartz. Boetticher era stato designato candidato alla carica di primo ministro dello Schleswig-Holstein nelle elezioni in programma per il maggio 2012. L’attuale premier Peter Harry Carstensen, 64 anni, infatti non si ripresenterà. Il nuovo scandalo non gioverà al partito della signora Merkel, già in calo nei consensi dell’elettorato. Secondo un sondaggio reso pubblico venerdi, la coalizione Cdu/Csu e Fdp sarebbe superata da una possibile alleanza tra socialdemocratici e verdi.
°°° In Italietta, invece, assistiamo da 20 anni palesemente a un troiaio fuorilegge senza pari ma… seguendo l’esempio del delinquente berlusconi, non si dimette mai nessuno! Tranne Marrazzo, che non aveva commesso NESSUN REATO!
Il fascio Feltri raglia di pensione a 67 anni “come in Germania”, ma lui ci è andato a 53.
Vittorio Malagutti
Feltri, baby-pensionato ben pagato
Tutto vero, come no. Anzi, a volte capita perfino che qualcuno riesca a raggiungere l’agognata pensione anche prima, molto prima. Feltri per esempio ce l’ha fatta a soli 53 anni, nel 1997. Una pensione d’oro: ben
Buongiorno e auguri a tutti! Germania, addio nucleare
Germania, addio nucleare
L’ultimo reattore
sarà spento nel 2022
°°° E qui la cosca mafiosa di burlesquoni sta ancora asmerigliarci i coglioni con questa stronzata. TUTTI A VOTARE SI’, MI RACCOMANDO!
Mentre in Italia la cosca ruba e delira di nucleare, la Germania vola verso il futuro green
“Via alle auto elettriche
ne vogliamo centomila”
Berlino eco-capitale: Entro il 2020 massiccia diffusione di veicoli anti-smog. Pronto il piano per cinquanta colonnine di rifornimento. La Germania sempre più “verde” spinge l’energia pulita. Incentivi per 80 milioni dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI

Il piano è ambizioso, e conta sull’appoggio del governo federale, sugli investimenti nelle nuove tecnologie, sullo sponsoring dei grandi dell’auto. Non importa che Angela Merkel guidi il centrodestra nazionale e “Wowi” governi insieme alla sinistra radicale: il trend dell’ambiente è bipartisan. “Berlino elettrizza”, è lo slogan, un chiaro gioco di parole tra la sfida dell’auto elettrica e il fascino della capitale.
Lo stratega è Gernot Lobenberg della Agentur fuer Elektromobilitaet
della città-Stato. Fondi pubblici per 80 milioni di euro sono il primo passo. Nel quadro del piano federale: tra nove anni, la Germania vuole avere almeno un milione d’auto elettriche in circolazione. Gli esempi americano, francese, danese vengono studiati e seguiti.
La prima mossa è quella di Vattenfall, il colosso svedese dell’energia che controlla l’azienda berlinese dell’elettricità: rapida costruzione di almeno 50 colonnine elettriche, il distributore di benzina del futuro. Poi incentivi per chi attrezza il garage con prese di corrente d’adeguata potenza. E infine appelli e incoraggiamenti alle aziende. Daimler, cioè Mercedes, già produce qui nel quartiere di Marienfelde le propulsioni per la Smart elettrica, Continental concentra a Berlino ricerca e sviluppo per le batterie, Bmw guarda con interesse alla capitale, avendo appena lanciato il suo nuovo marchio BmwI, le auto elettriche premium di domani. Negoziati sono in corso anche con Opel. Il sogno è diventare capitale e città-modello europea dell’auto elettrica. La Technische Universitaet, uno dei tre atenei berlinesi, aiuterà a organizzare un network dei centri di ricerca.
Il Land di Brandeburgo (l’antica Prussia, lo Stato attorno a Berlino) fornirà corrente pulita con la sua armata di campi di pale eoliche e il fotovoltaico. L’ex aeroporto di Tempelhof, quello del ponte aereo angloamericano che salvò la città dal blocco di Stalin, diverrà parco per imparare a usare i nuovi veicoli. E quando aprirà il Willy Brandt international, il nuovo scalo della città, quello di Tegel si trasformerà in un sito di ricerca e produzione. Creando posti di lavoro in una città che ne ha fame.
I tedeschi molto sono arretrati rispetto a noi
Donna spara in ospedale tedesco: è strage
terrore in corsia a Loerrach, nel sud del paese
Donna spara in ospedale,
strage in Germania: 4 morti
Anche la killer è rimasta uccisa. La prima ipotesi degli inquirenti è quella di un dramma familiare
http://www.corriere.it/cronache/10_settembre_19/ospedale-strage-germania_4b6d3438-c417-11df-80e3-00144f02aabe.shtml
°°° Noi siamo molto più avanti, ragazzi: le stragi negli ospedali le facciamo fare direttamente al personale medico.