Parla Imane: “Vi svelo il ‘sistema Minetti’ e i ricatti del bunga bunga”
Anche la modella marocchina ha partecipato alle feste del premier. “Era Emilio Fede a portarmi ad Arcore e Nicole organizzava gli spogliarelli”. B? “Mentalmente appannato. Certe volte si assopiva e le ragazze dovevano fare ancora di più”
Sarà la teste più pericolosa del processo che si aprirà il 21 novembre a carico di Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede, accusati di essere i fornitori delle ragazze del bunga-bunga. È Imane Fadil, ha 27 anni, è nata a Fez, in Marocco, ma è cresciuta a Torino e da qualche anno vive a Milano. Fa la modella. Ha frequentato le feste di Arcore. Ha visto con i suoi occhi che cosa succedeva durante e dopo le “cene eleganti”. In agosto ha deciso di rompere il fronte e raccontare la sua verità ai magistrati di Milano. “Voglio spiegare al Fatto il perché, poi starò in silenzio fino alla fine del processo”.
Un caffè con il padrone tv
Sbotta: “Non ce la faccio più a passare per quella che si è venduta ad Arcore. Non m’interessano i soldi, m’interessa la mia dignità. Ho partecipato a qualche serata a casa del presidente, ma io non ho mai fatto niente di sconveniente. Finita in