Riccardo Conti, Pdl, “guadagna” in un giorno 18 milioni. Imparate come si fanno gli “affari” sporchi!


Senatore Pdl compra e rivende un palazzo
E in un giorno guadagna 18 milioni di euro

Questa la storia esclusiva del tg di La7. Il 31 gennaio 2011 Riccardo Conti compra l’edificio dal fondo immobiliare Omega gestito dalla Fimit di Massimo Caputi per conto di Intesa San Paolo alla cifra di 26 milioni e mezzo di euro e lo rivende all’istante all’ente di previdenza degli psicologi a 44 milioni e mezzo che con l’Iva al 20% diventano alla fine 54.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/31/senatore-pdl-compra-rivende-palazzo-giorno-guadagna-milioni/188082/

palazzo

 

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Mentana si dimette dal Tg di La7, andrà al posto del vergognoso Minchiolini?

Mentana si dimette dalla direzione
del Tg di La7 dopo la denuncia del Cdr

Il direttore dimissionario non aveva voluto leggere il comunicato del Comitato di redazione che esprimeva solidarietà allo sciopero dei Poligrafici di due giorni fa, indetto dal Sindacato unico dei giornalisti

IL NUOVO LAVORO DEL MISERABILE MINCHIOLINI

lecco

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Da Travaglio

Papino il breve

Ennesima puntata di «Casa Letizia», la sit-com destinata a soppiantare «Casa Vianello». Il 19 novembre 2008 Noemi Letizia – figlia di un messo comunale di Secondigliano che inspiegabilmente conosce e frequenta «papi» (o «Papino il Breve», come lo chiama Enrico Mentana) da tre anni per tirargli su il morale con appositi «karaoke» a domicilio ­ fa il suo ingresso trionfale a Villa Madama, dove il premier ha invitato a cena sessanta fra ministri e grandi firme della moda. Noemi, non essendo (ancora) ministro né stilista, è al seguito di papi. Siede con lui al tavolo centrale, insieme a Ferragamo, Versace e Zegna. Lo racconta Repubblica. Siccome nessuno la conosce, Papi spiega che «Noemi sta facendo una stage» (un tempo si sarebbe detto «è venuta a visitare la mia collezione di farfalle», oggi si chiama «karaoke», o «stage»). L’allora segretario generale di Palazzo Chigi, Mauro Masi, confida a un curioso che la fanciulla «non era prevista fra gli invitati, ma il presidente l’ha voluta a tutti i costi e abbiamo dovuto rivedere il placement del tavolo 1». Dopo cena la Cenerentola di Casoria si allontana su un’autoblu dietro l’Audi nera del premier. Si spengono le luci e si riaccendono l’indomani, quando ­ rivela il Corriere del Mezzogiorno – Papino il Breve dedica una sua foto alla mamma di Noemi: «Ad Anna con gli auguri più affettuosi. Silvio Berlusconi, 20-11-2008». Siccome mamma Letizia non era presente la sera prima, si può dedurre che l’indomani Noemi, allora minorenne, fosse ancora con papi. Ora Masi è direttore generale della Rai. Prossima puntata: Noemi al Tg2.

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Da Travaglio

La Dépendance della libertà

Ora lo dice anche Enrico Mentana, nel suo libro “Passionaccia”: il gruppo Mediaset «sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo». Lo disse, anzi lo scrisse via mail nell’aprile 2008 a Fedele Confalonieri, dopo una fantozziana cena aziendale all’indomani della vittoria del padrone: «C’era tutta la prima linea dell’informazione (Mediaset, ndr), ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving… di ringraziamento elettorale… Era scontato complimentarsi a vicenda… per la “missione compiuta”». «Dopo aver irriso ­ prosegue Mentana – per oltre un decennio, e con molte ragioni, le accuse di chi dipinge Mediaset come una dépendance di Forza Italia, avevo assistito a una scena che avrebbe fatto esultare i teorici del conflitto d’interessi». Più avanti il fondatore del Tg5 spiega che la sua cacciata dal gruppo è dovuta non al caso Englaro, ma all’aver invitato Di Pietro nonostante il veto di Confalonieri. In attesa che una qualche Authority competente sui conflitti d’interessi si faccia raccontare da Mentana il comitato elettorale chiamato Mediaset, si spera che d’ora in poi nessuna persona sana di mente osi più menarla con la favola che «comunque Mediaset ha Costanzo e le Iene». O con la baggianata che «Di Pietro fa il gioco di Berlusconi». Altrimenti Mentana, dopo quell’intervista, l’avrebbero promosso, non cacciato. Ma forse Di Pietro fa il gioco di Berlusconi e Berlusconi non lo sa.

b-polipo2

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Montanelli ad Annozero

Mi chiedo semplicemente: ma come si permettono dei domestici come belpietro, mentina e mieli di parlare di UN GIORNALISTA VERO? Mi sa che gli unici in studio a poter parlare quasi da pari a pari siano Santoro e Travaglio, oltre ai due collegati da Lampedusa col bravo Ruotolo. Lerner è un altro della sinistra-sinistra,chic,ammanettato,chic sempre ben ammanettato molto in alto. Che si tacciano!

santoro22

vergogna-47

oscenita2

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