IL BLUFF DEL PESCE
Oggi in Italia il mercato ittico è uno dei settori più aggrediti dalle importazioni selvagge dall’estero. In particolare dai paesi asiatici. E soprattutto dalla sofisticazione alimentare. La denuncia di Coldiretti: “Due terzi del pesce servito sulle tavole italiane è taroccato”. Ma a rimetterci è la salute di chi mangia
IL FENOMENO
Se il gambero di Mazara è del Mozambico
Il pesce due volte su tre è “taroccato”
Un sequestro dei Nas
Secondo l’Istituto di ricerche economiche per la pesca e l’acquacoltura, nel 2010 in Italia sono state commercializzate 900mila tonnellate di pesce per un ricavo di circa 1.167 milioni di euro. Di queste solo 231mia sono state pescate nel “nostro” mare. Tutto il resto arriva dall’estero. Ma la qualità è scarsa e il prodotto non è tracciato
ROMA – Un bel gambero rosso comprato su una bancarella di pesce nel porto di Mazara del Vallo. Un polpo imperdibile seduti ai tavoli della sagra più famosa d’Italia nel suo genere, quella di Mola di Bari. Oppure un filetto di cernia indimenticabile a Gallipoli. Nelle guide turistiche raccontano che ci sia soltanto una cosa migliore di un bagno nel mare italiano. Mangiarlo.
Evidentemente però in questi anni deve essere cambiato qualcosa se è vero, com’è vero, che il pesce venduto da Palermo a Milano tutto è tranne che un prodotto nostrano. Il gambero di Mazara arriva infatti dal Mozambico. Il polpo di Mola dal Vietnam. Il filetto di cernia di Gallipoli (che in realtà era pangasio) dal Mekong, un fiume che si trova tra la