Sunday Times

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Il Sunday Times: varie testate europee vorrebbero le foto delle feste di Berlusconi

La loro pubblicazione creerebbe “ulteriore imbarazzo” al premier prima del vertice

E’ caccia agli scatti di Zappadu
“Potrebbero uscire prima del G8”

Il Mail on Sunday osserva che sarà “una ex modella in topless” a scortare le mogli dei leader

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA – Ci sarà uno scoop a sorpresa alla vigilia o all’apertura del summit del G8? “Varie pubblicazioni europee stanno facendo offerte per le fotografie di Antonello Zappadu” dei party di Berlusconi con ragazze e ospiti a Villa Certosa, rivela il Sunday Times, citando una “fonte bene informata” secondo cui “l’obiettivo è pubblicarle subito prima che

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BROGLI soliti di berlusconi

martedì 9 giugno 2009
Brogli elettorali. Imbrogli berlusconiani all’estero.
Repubblica Ceca: seggi elettorali inesistenti, ma che figurano. Elettori italiani iscritti nelle liste 355, ma che sono diventati magicamente 668! 2 sezioni ufficiali sono invece diventate 10! Nella III circoscrizione i votanti risultano essere più degli elettori (103,51%).
Com’è possibile tutto ciò? Il Ministero degli Interni gonfia i dati a vantaggio di Berlusconi!
Il Consolato è già stato avvertito e si è messo in comunicazione con il Ministero degli Interni.
E’ probabile che questi dati verranno presto cancellati dal sito del Ministero, ma noi conserviamo una mail che ci giunge da un testimone oculare, presente ai seggi nella Repubblica Ceca. Il nome dell’autorevole testimone non lo riportiamo, a meno che egli stesso non lo voglia. In questo caso lo invitiamo a scriverci nuovamente. In ogni caso, lo ringraziamo.
Italiani, sveglia!
Sito del Ministero
La III circoscrizione
Le dieci sezioni dichiarate (anziché le due reali – vedere ‘comunicazioni pervenute’)


°°° Come ho scritto precedentemente, questi sono i soliti brogli e le solite truffe di burlesquoni. Truffe e brogli che, aggiunti ai voti di mafia e ai voti comprati danno la somma finale. Ma io non me la prendo contro di lui… MI INCAZZO CONTRO UN’OPPOSIZIONE INESISTENTE! La stessa opposizione che si presta al salottismo micidiale o ai telegiornali più devastanti e falsi del mondo: in perenne propaganda elettorale per mafia e P2. Me la prendo contro questa opposizione del cazzo, PD e comunisti, che permettono al TG2 di oggi pomeriggio di fare un servizio sui DATTERI DI MARE nei ristoranti del Salento (proibitissimi per legge, in quanto per prenderli si devastano i fondali marini) e NON CORRONO A DENUNCIARE PUBBLICAMENTE E ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA la stronza che ha fatto il servizio, i direttori del Tg2 e di raidue e TUTTI COLORO CHE RACCOLGONO E VENDONO I DATTERI DI MARE. L’opposizione si fa anche così: denunciando, facendo casino, facendosi sentire e DANDO IL BUON ESEMPIO!!! Io sono ghiottissimo di datteri crudi, ma da quando ho scoperto che danni provoca la loro raccolta, evito anche di pensarci. E se lo volessi, me li porterebbero fino a casa…

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

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Istat taroccata

«Vulnerabile» un italiano su cinque

Una famiglia su cinque ha difficoltà economiche crescenti e il 6,3% addirittura non riesce ad arrivare a fine mese. Lo scenario è tratteggiato dall’Istat nel Rapporto annuale 2008. Secondo l’Istituto di statistica, il 22% circa delle famiglie italiane è vulnerabile mentre il 41,5% si può definire «agiato».

Nel dettaglio, l’Istat spiega che del 22% di chi ha problemi circa 2 milioni e mezzo di famiglie (il 10,4%) segnalano difficoltà economiche più o meno gravi e risultano potenzialmente vulnerabili soprattutto a causa di forti vincoli di bilancio. Spesso non riescono a effettuare risparmi e nella maggioranza dei casi non hanno risorse per affrontare una spesa imprevista di 700 euro. Sono la Sicilia (20,1% e la Calabria 17,1% le regioni dove è maggiore la frequenza di questo gruppo.

Le famiglie italiane conseguono, in media, un reddito in linea con quello medio europeo. L’Italia è però uno dei paesi con la maggiore diffusione di situazioni di reddito relativamente basso: una persona su cinque è a rischio di vulnerabilità economica. E forti sono le diseguaglianze nello stivale, con le maggiori difficoltà nel Mezzogiorno dove il fenomeno arriva a riguardare un individuo su tre. Lo evidenzia l’Istat nel Rapporto annuale 2008, spiegando che il 20% della popolazione vive in famiglie che hanno un reddito (equivalente) inferiore del 60% rispetto a quello mediano. Rischi altrettanto elevati si osservano in Spagna, Grecia, Romania, Regno Unito e nei paesi baltici. Questa situazione tocca invece soltanto una persona su dieci nei paesi scandinavi, nei Paesi Bassi, nella Repubblica Ceca e in Slovacchia.

Il rischio di vulnerabilità economica a causa di un reddito insufficiente è particolarmente elevato nelle regioni meridionali: la distribuzione disomogenea sul territorio delle situazioni di basso reddito è una peculiarità italiana. Nel 2007 sono esposte al rischio meno di otto persone su cento nel Nord-est, poco più di dieci nel Nord-ovest e nel Centro e circa una su tre nel Mezzogiorno. L’incidenza di popolazione a basso reddito è massima in Sicilia (41,2%), Campania (36,8%) e Calabria (36,4%). I valori meno elevati si registrano in Valle D’Aosta (6,8%) e nelle province autonome di Bolzano (6,6%) e Trento (3,8%).
Confrontando i diversi tipi di famiglia, il rischio di vulnerabilità economica cresce con il numero di figli, soprattutto se minorenni e in presenza di un solo genitore. Anche per effetto delle disparità territoriali (le famiglie numerose sono relativamente concentrate nel Sud e nelle Isole) in Italia il rischio di vulnerabilità economica per le famiglie con minori risulta particolarmente elevato. Nei paesi europei che investono più risorse nei trasferimenti sociali per la famiglia il rischio di vulnerabilità per i minori viene significativamente abbattuto. L’Italia, però, insieme agli altri paesi del Sud del continente, è caratterizzata da un’efficacia di questi trasferimenti sociali piuttosto bassa.


°°° Amici miei, noi sappiamo benissimo (vi ho raccontato più volte un significativo episodio di prima mano io stesso) quanto siano taroccati ANCHE i dati Istat sotto il regime burlesquoni. A spanne, diciamo che almeno tre italiani su cinque NON CE LA FANNO. E’ quello che vediamo noi, tutti quanti noi, ogni giorno tra parenti, amici e conoscenti. Cionondimeno, anche questa versione molto edulcorata dei dati è più che allarmante. Siamo quelli che stanno peggio di tutti in Europa, nonostante le minchiate fasulle del mafionano e dei suoi pappagallini senza alcuna credibilità. Siamo nel baratro e… la cosa più terribile NON E’ QUESTA, amici, la cosa più terribile è che, mentre tutti gli altri paesi cominciano a vedere un po’ di luce, QUI LA PARTE DELLA CRISI PIU’ PESANTE DEVE ANCORA ARRIVARE!!!

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

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