Abruzzo, ricostruzione e democrazia. Fuori dai comitati d’affari cresce EVA, ecovillaggio autocostruito
[a cura del Centro Documentazione Carlo Giuliani]
“Il 6 aprile alle 3 e 32 anche noi abbiamo perso la casa. Invece di attendere abbiamo preferito rimboccarci le manic
Lavori in corso a Pescomaggiore
he, per poter continuare ad abitare la nostra terra ed il nostro paese, per ricostruirlo da subito insieme ad un futuro comune.” Questa è la voce del Comitato per la rinascita di Pescomaggiore che, già attivo in un progetto di riqualificazione di quella frazione prima del terremoto, ha deciso di passare concretamente all’azione.
Pescomaggiore è un piccolo borgo di origini altomedioevali alle porte del Parco Nazionale del Gran Sasso – Monti della Laga, ad una decina di chilometri da L’Aquila. Il sisma del 6 aprile ha distrutto buona parte delle abitazioni e del patrimonio storico-culturale. I tempi lunghissimi dell’emergenza e della ricostruzione rischiavano di portare all’abbandono del paese, già semi-spopolato dall’emigrazione.
E il progetto EVA (Eco Villaggio Autocostruito), si è concretizzato in una idea collettiva: grazie alla cessione in comodato da parte di alcuni cittadini di Pescomaggiore di alcune quote di terreno vicine al paese, si stanno costruendo alcuni appartamenti temporanei, con criteri di bioedilizia e dal basso costo e impatto ambientale (si stimano 500 euro al metro quadro contro i 2.700 del progetto C.A.S.E.). Le case infatti sono realizzate in legno e paglia intonacata per la coibentazione, complete di impianti fotovoltaici (21 Kw) e di fitodepurazione delle acque di scarico. Il 27 febbraio avverrà l’inaugurazione dei primi due appartamenti, con una festa in cantiere.
Questo progetto, contrariamente a quello messo in atto dalla Protezione Civile, permetterà agli abitanti di non abbandonare il paese in attesa di tornare nelle proprie case. Successivamente gli appartamenti saranno usati per scopi sociali.
Le ultime notizie riguardanti gli scandali sulla gestione degli appalti nella Protezione Civile, richiamano nuovamente l’attenzione sulla gestione delle emergenze, e più in generale sul rapporto tra cittadini e territorio.
Le modalità della ricostruzione dimostrano ampiamente i limiti degli interventi e i danni alla collettività provocati da un potere smisurato accentrato nelle mani di pochi, non bilanciato da un’adeguata capacità di controllo da parte delle istituzioni e dei cittadini.
Questi ultimi sono infatti spesso relegati al ruolo di destinatari finali dell’azione dello stato e dei privati e non, come dovrebbe essere, di soggetti attivi nel processo decisionale e primi responsabili del proprio territorio.
I risultati li abbiamo tutti adesso sotto gli occhi: l’Aquila è ancora una città fantasma a quasi un anno dal sisma, una popolazione intera risulta di fatto deportata a chilometri dal luogo dove aveva casa, lavoro e vita, o ancora negli alberghi sulla costa. Le macerie sono ancora al loro posto, mentre qualcuno fa affari e se la ride…
Per questo motivo ci è sembrato importante far conoscere il progetto di Pescomaggiore.
Vi invitiamo a partecipare sabato 27 febbraio alla serata di sottoscrizione del progetto e di informazione sulla situazione in Abruzzo che si terrà presso la Casa del Popolo di Settignano, via S. Romano 1, Firenze. Dalle 19,30 cena di finanziamento con spettacolo dei Ca.diCanPo “Compagnia Aquilana di canto popolare”. Durante la cena, proiezioni video e “microfono aperto” a cui parteciperanno: alcuni dei realizzatori di EVA, consorzio Parcoproduce, Verso Mag Firenze.
Si consiglia la prenotazione: centrocarlogiuliani@inventati.org
Promuovono: Centro Documentazione C. Giuliani, Associazione Tatawelo, Terra Nuova Edizioni, Rive, Cohousing in Toscana. GAS (Gruppi di Acquisto Solidale): Settignano, Ponte a Mensola, Gassolotto, Todomundo
il testo completo dell’iniziativa qui:
http://centro-documentazione-carlo-giuliani.noblogs.org/
Per maggiori informazioni, sul progetto EVA visitate il sito:
http://eva.pescomaggiore.org/