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Al fano:”Quando faceva comodo a loro dicevano che le sentenze non si commentano” Sì, ma non erano sentenze comprate!
Giancarlo Caselli, procuratore di Torino, ed ex capo della procura di Palermo: “La requisitoria del sostituto procuratore generale della Cassazione Iacoviello – ha detto Caselli – non ha ferito solo me, ma Giovanni Falcone che ha teorizzato e concretizzato nei maxiprocessi il concorso esterno in associazione mafiosa. Le affermazioni di Iacoviello sono quantomeno imbarazzanti. Il CSM ha punito severamente colleghi per molto meno.”
Antonio Ingroia ha detto: “Ho la sensazione che l’ultima sentenza della Corte di Cassazione su Marcello Dell’Utri e il dibattito che strumentalmente ne sta scaturendo rientrino in quel processo di continua demolizione della cultura della giurisdizione e della prova che erano del pool di Falcone e Borsellino“.
Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori :”Svalutare il reato di concorso esterno è come tornare indietro di vent’anni, un atto di resa inaccettabile“.
°°° Mentre i mafiosi fanno festa tutti in coro, l’Italia fa ancora una volta della repubblichetta delle banane in mano alla mafia e perde di nuovo credibilità internazionale. E con la credibilità se ne stanno alla larga anche gli investimenti stranieri.
Dell’Utri, sua onnipresenza. Da sempre legato alla mafia.
Dell’Utri, sua onnipresenza
di Peter Gomez
Gasparri: Se l’ignoranza si vendesse a chili, sarebbe miliardario.
di Marco Travaglio
E’ qui la festa?
Condanna che avrebbe fatto di B. un pregiudicato già nel 2001, con devastanti effetti a catena: niente più attenuanti generiche negli altri processi, dunque niente prescrizione dimezzata, ergo una raffica di condanne che oggi farebbero di lui non un candidato al Quirinale, ma un detenuto o un latitante. E se, al netto della falsa testimonianza prezzolata di Mills sulle tangenti alla Gdf, B. sarebbe stato condannato in quel processo, al netto della legge ex Cirielli sarebbe stato condannato anche ieri per avere corrotto Mills. Così come Mills sarebbe stato condannato due anni fa per essere stato corrotto da B. (invece si salvò anche lui grazie alla prescrizione, scattata due mesi prima). Quando infatti fu commesso il reato, nel 1999, la prescrizione per la corruzione giudiziaria scattava dopo 15 anni: dunque il reato si estingueva nel 2014. Ma nel 2005, appena scoprì che la Procura di Milano l’aveva beccato, B. impose la legge ex Cirielli, che tagliava la prescrizione da 15 a 10 anni.
Così il reato si estingueva nel 2009. Per questo la Cassazione, nel febbraio 2010, ha dovuto dichiarare prescritto il reato a carico del corrotto Mills (pur condannandolo a risarcire lo Stato italiano). E per questo ieri il Tribunale ha dovuto fare altrettanto col corruttore B. Fra il calcolo della prescrizione proposto dal pm Fabio de Pasquale e quello suggerito da Ghedini e Longo, il Tribunale ha scelto quello degli avvocati: la miglior prova, l’ennesima, che il Tribunale di Milano non è infestato di assatanate toghe rosse. Anzi, visti i precedenti, se i giudici hanno un pregiudizio, è a favore di B. Il quale, per la sesta volta, incassa una prescrizione a Milano: le altre cinque accertarono che comprò Craxi con 23 miliardi di lire, comprò un giudice per fregarsi la Mondadori e taroccò tre volte i bilanci del gruppo per nascondere giganteschi fondi neri usati per comprare tutto e tutti.
Ora càpita di ascoltare Angelino Jolie, avvocato ripetente, che delira di “folle corsa del pm” (dopo 8 anni di processo!); l’incappucciato Cicchitto che vaneggia di “assoluzione”; e l’imputato impunito che si rammarica (“preferivo l’assoluzione”), ma s’è ben guardato dal rinunciare alla prescrizione per farsi giudicare nel merito. Gasparri, poveretto, vorrebbe cacciare De Pasquale perché ha cercato di non far scattare la prescrizione. Ecco: per lui il compito dei magistrati è assicurare la prescrizione a tutti. Se l’ignoranza si vendesse a chili, sarebbe miliardario.
PROCESSO MILLS, NO ALLA RICUSAZIONE SABATO PROSSIMO ARRIVA LA SENTENZA°°° Oh, poveriiino!
Processo Mills, no alla ricusazione
Sabato prossimo arriva la sentenza
Respinta della Corte d’appello di Milano la richiesta presentata dall’ex premier Berlusconi. Il processo può proseguire.
°°° Insomma, mi pare di capire che i magistrati non in vendita non se la fanno nemmeno sotto per le minacce mafiose del nano delinquente e nemmeno per i giri di valzer dei suoi avvocaticchi di merda.
Riparte il processo Mills. Tagliati i testi, sentenza più vicina °°° Ahia! tempi duri per i furbetti.
LA SENTENZA:Legittime le dieci domande a Berlusconi
LA SENTENZA di LIANA MILELLA
Legittime le dieci domande a Berlusconi
“Erano diritto di cronaca e di critica”
Berlusconi alla festa dei 18 anni di Noemi Letizia
La decisione del giudice monocratico Angela Savio, del tribunale civile di Roma. Il Cavaliere si era rivolto ai magistrati chiedendo un milione di euro di danni. La risposta è stata: “Poste in maniera civile, garbata e misurata, senza allusioni o insinuazioni malevoli, erano riflessioni critiche sintetiche di interpretazione dei fatti”
Berlusconi sceglie il silenzio dopo la sentenza Mondadori°°° Ma se stanno sparando cazzate tutti i suoi!
Così comprò i giudici per fare un impero
LA STORIA
“Berlusconi è il corruttore”
Illegalità per creare un impero
Le motivazioni della sentenza del processo Mondadori: decisioni cambiate a suo favore. Il premier ha voluto, organizzato, finanziato la corruzione di Vittorio Metta che gli consegna la più grande casa editrice del Paese
di GIUSEPPE D’AVANZO
Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti in una foto degli anni 80
Se non si ricorda come sono andate le cose venti anni fa, ci si può lasciare confondere dal frastuono sollevato dai commessi ubbidienti dell’Egoarca. Dunque. Due privati cittadini, capi d’impresa, si trovano in conflitto per la proprietà della Mondadori. Accade che gli eredi del fondatore (Arnoldo Mondadori) pattuiscano con Carlo De Benedetti (editore di questo giornale) la cessione della loro quota entro un
Lodo Mondadori, la sentenza: Fininvest pagherà 560 milioni
QUANTO ME DISPIASCE,SIGNORA MIA…
BUONGIORNO A TUTTI!
Epocale
India: alta Corte depenalizza l’omosessualita’
02 Luglio 2009 07:46 ESTERI
NEW DELHI – Sentenza storica in India: l’omossessualita’ e’ stata depenalizzata. L’alta Corte di New Delhi ha infatti giudicato legali i rapporti gay tra adulti consenzienti cancellando una legge di epoca coloniale datata 1861 in base alla quale i rapporti omossessuali venivano puniti con il carcere, fino all’ergastolo nei casi piu’ gravi. (Agr)
°°° Finalmente, dopo averci massacrato le sfere con Kabir Bedi, fanno qualcosa di buono.