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ha scatenato tutte le scimmiette per votare i sondaggi, ma ne esce perdente lo stesso.
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Montezemolo rinuncia a candidarsi. Ha visto i sondaggi?
Le mattane non pagano, il delirio nemmeno: B. crolla (anche) nei sondaggi.
Sondaggio, al Pd il triplo dei consensi Pdl
Berlusconi flop, solo 11,9%. Grillo lo supera
Il ritorno di Berlusconi non riavvolgerà il nastro. E chi teme (o spera) un ritorno al passato, sta facendo male i conti. Perché Berlusconi è stato un fenomeno sociale, prima ancora che politico. Un tragico fenomeno che ha avuto un principio e un’inevitabile fine.
Come tutti i fenomeni che hanno a che fare con l’uomo, anche il berlusconismo ha tracciato una parabola, con un’ascesa, un apice, un declino.
Marina Berlusconi: “Non mi candido”°°°Facile: stamattina i sondaggi del padre la davano al 2%.
Quando uno campa di cazzate, delitti e sondaggi: Sicilia, tra una settimana il voto e Berlusconi snobba l’Isola
Burlesquoni, secondo gli ultimi sondaggi a lui tanto cari sarebbe all’8%. Io dicevo 12 e nessuno mi credeva!
Nonostante i suoi soliti proclami, il delinquente brianzolo sa benissimo di essere finito. E’ finito malamente lui, ormai atteso solo nelle aule di tribunale per alcuni dei suoi tanti crimini, ma è finito anche il tragico assemblaggio della feccia nazionale, da lui medesimo chiamato pomposamente in mille modi ridicoli (Polo delle libertà, Casa della libertà, Forza Italia, Forza gnocca, ecc.): ultimo logo conosciuto Pdl. Come il boss, anche il partito è impresentabile alle prossime amministrative, anche perché il raffronto con i risultati del passato sarebbe devastante. Secondo la Ghisleri, per capirci, ci sono comuni dove si vota per il sindaco in cui il Pdl rischia di passare dal 35% delle europee del 2009 o dal 30 e passa delle politiche 2008 addirittura all’8%. Sì: otto per cento!
Alè magno crolla nei sondaggi e nei giudizi dei romani.
DOMANDA 1: IL PROBLEMA DEL MALTEMPO IN ITALIA E A ROMA
Quanto è stato grande il problema del maltempo nella sua zona? | ||
ROMA | RESTO D’ITALIA | |
C’È STATO UN GRANDE PROBLEMA DI MALTEMPO | 65% | 12% |
IL MALTEMPO HA DATO QUALCHE PROBLEMA | 32% | 33% |
IL MALTEMPO NON HA CAUSATO NESSUN PROBLEMA | 3% | 55% |
Base | Gli intervistati residenti a Roma [2539] |
Gli intervistati residenti nel resto d’Italia [3379] |
DOMANDA 2: L’OPERATO DEL COMUNE
Tutto considerato, come valuta l’operato DEL SUO COMUNE riguardo al problema del maltempo? | ||
ROMA | RESTO D’ITALIA | |
MOLTO POSITIVO | 5% | 13% |
ABBASTANZA POSITIVO | 8% | 56% |
GIUDIZI POSITIVI | 13% | 69% |
ABBASTANZA NEGATIVO | 20% | 22% |
MOLTO NEGATIVO | 67% | 9% |
GIUDIZI NEGATIVI | 87% | 31% |
Base | Gli intervistati residenti a Roma [2539] | Gli intervistati residenti nel resto d’Italia [3379] |
DOMANDA 3: ALEMANNO E LA PROTEZIONE CIVILE
Chi ha avuto più responsabilità tra il sindaco Alemanno e la Protezione Civile? | ||
ROMA | RESTO D’ITALIA | |
IL SINDACO ALEMANNO | 73% | 65% |
LA PROTEZIONE CIVILE | 12% | 7% |
HANNO AVUTO LE STESSE RESPONSABILITÀ | 15% | 28% |
Base | Gli intervistati residenti a Roma [2539] |
Gli intervistati residenti nel resto d’Italia [3379] |
DOMANDA 4: L’OPERATO DEL GOVERNO NAZIONALE
Tutto considerato, come valuta l’operato DEL GOVERNO NAZIONALE riguardo al problema del maltempo? |
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ROMA | RESTO D’ITALIA | |
MOLTO POSITIVO | 4% | 6% |
ABBASTANZA POSITIVO | 27% | 36% |
GIUDIZI POSITIVI | 31% | 42% |
ABBASTANZA NEGATIVO | 46% | 37% |
MOLTO NEGATIVO | 23% | 20% |
GIUDIZI NEGATIVI | 69% | 57% |
Base | Gli intervistati residenti a Roma [2539] | Gli intervistati residenti nel resto d’Italia [3379] |
DOMANDA 5: L’OPERATO DELLA PROTEZIONE CIVILE
Tutto considerato, come valuta l’operato DELLA PROTEZIONE CIVILE riguardo al problema del maltempo? |
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ROMA | RESTO D’ITALIA | |
MOLTO POSITIVO | 6% | 12% |
ABBASTANZA POSITIVO | 33% | 47% |
GIUDIZI POSITIVI | 39% | 59% |
ABBASTANZA NEGATIVO | 46% | 30% |
MOLTO NEGATIVO | 15% | 11% |
GIUDIZI NEGATIVI | 61% | 41% |
Base | Gli intervistati residenti a Roma [2539] | Gli intervistati residenti nel resto d’Italia [3379] |
DOMANDA 6: LE RESPONSABILITA’ DI ALEMANNO
In merito a quanto è successo a Roma a causa del maltempo, secondo lei il sindaco di Roma, Gianni Alemanno… |
||
ROMA | RESTO D’ITALIA | |
NON HA NESSUNA RESPONSABILITÀ | 7% | 4% |
POTEVA FARE DI PIÙ, MA SI È IMPEGNATO | 6% | 11% |
NON È L’UNICO RESPONSABILE, MA HA DELLE COLPE | 57% | 56% |
È L’UNICO COLPEVOLE | 30% | 29% |
Base | Gli intervistati residenti a Roma [2539] | Gli intervistati residenti nel resto d’Italia [3379] |
DOMANDA 7: IL CAOS NEVE E LE OLIMPIADI 2020
Secondo lei il caos neve a Roma rischia di compromettere la candidatura per ospitare le Olimpiadi del 2020? |
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ROMA | ||
SICURAMENTE SÌ | 22% | |
PROBABILMENTE SÌ | 34% | |
TOTALE SÌ | 56% | |
PROBABILMENTE NO | 34% | |
SICURAMENTE NO | 9% | |
TOTALE NO | 44% | |
Base | Gli intervistati residenti a Roma [2539] |
DOMANDA 8: LA FIDUCIA NEL SINDACO ALEMANNO
Quanta fiducia ha da 1 a 10 nel sindaco Gianni Alemanno? | ||
GIUDIZI POSITIVI (6-10) | 41% | |
GIUDIZI NEGATIVI (1-5) | 59% | |
Base | Gli intervistati residenti a Roma [2539] |
DOMANDA 9: LA VARIAZIONE DELLA FIDUCIA NEL SINDACO ALEMANNO
A seguito dell’emergenza neve a Roma, la sua fiducia nel sindaco Gianni Alemanno è… | |||
TOTALE ROMA | ELETTORI ALEMANNO 2008 |
ELETTORI RUTELLI 2008 |
|
AUMENTATA | 5% | 11% | 5% |
RIMASTA UGUALE | 37% | 41% | 31% |
DIMINUITA | 58% | 48% | 64% |
Base | Gli intervistati residenti a Roma [2539] |
DOMANDA 10: LE INTENZIONI DI VOTO PER IL SINDACO DI ROMA
Se domani si tenessero le elezioni per scegliere il nuovo sindaco di Roma, quale tra questi candidati sindaco voterebbe? |
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GIANNI ALEMANNO (CENTRODESTRA) | 38% | |
NICOLA ZINGARETTI (CENTROSINISTRA) | 53% | |
UN ALTRO CANDIDATO | 8% | |
Base |
Il mafionano e la sua cosca crollano ancora nei sondaggi, anche se i dati veri sono peggiori.
Intenzioni di voto, sale il centrosinistra
Centrodestra indietro di 10 punti
Ancora un calo per i partiti che sostengono il governo. Pdl e Lega Nord al 35,5%. Pd, Sel, Idv e i loro alleati al 45,5%. Fermi il Terzo Polo e il Movimento 5 Stelle. Cresce la Federazione delle sinistre. Fiducia nell’esecutivo e nel premier a livelli bassissimi. Male i ministri
di MASSIMO RAZZI
(ansa)
ROMA – Sale al 10% esatto il vantaggio del centrosinistra sul centrodestra nel sondaggio mensile di Ipr Marketing per Repubblica.it. A un mese e mezzo dall’ultimo rilevamento, il centrosinistra arriva al 45,5% (era al 44%) e il centrodestra scende di due punti, dal 37,5% al 35,5%. In un quadro in cui la fiducia nel governo e nel premier è ormai scesa a livelli minimi, diventa dunque più rilevante il dato delle intenzioni di voto. Rispetto a settembre si muovono quasi esclusivamente i due blocchi maggiori l’uno in contotendenza rispetto all’altro. Restano fermi sia il Terzo Polo inchiodato da tempo al 13% che il Movimento 5 Stelle (3,5% come a settembre dopo l’impetuosa salita dal 2,5% di giugno), mentre la Federazione delle sinistre risale all’1,5% (era scesa allo 0,5%).
TABELLA: LE INTENZIONI DI VOTO 1
TABELLA: LA FIDUCIA NEL GOVERNO BERLUSCONI 2
All’interno del centrosinistra si assiste alla crescita del Pd (dal 27% al 28%) che non sembra subire troppo i contraccolpi dovuti alle divisioni interne e dell’Idv (dal 6% al 7%). Per Di Pietro, dunque, c’è stato un importante recupero dallo scorso giugno quando era sceso al 4,5%, recupero dovuto, forse, a una politica più attenta al rafforzamento della coalizione a dimostrazione
del fatto che, ormai, l’elettorato del centrosinistra, pur con tutte le sue storiche divisioni, sente fortemente l’obiettivo di tornare a vincere e di mandare a casa l’attuale governo. Fermo a un importante 7,5% il Sel, piccoli movimenti per gli altri con i Verdi ancora in difficoltà.
Nel centrodestra salta subito all’occhio il crollo della Lega Nord che era al 9,5% a giugno (ma, prima era arrivata anche oltre l’11%), al 9% a settembre e deve adesso accontentarsi del 7,7%. L’elettorato sembra avere meno fiducia in Bossi, vive negativamente la “dipendenza” dal Pdl e da Berlusconi e non apprezza nemmeno le divisioni interne del Carroccio. Quanto al Pdl, siamo arrivati al 25,3% con un calo dell’1,2% rispetto a settembre e di oltre due punti sullo scorso giugno. A questo punto, probabilmente, neanche un improbabile alleanza con i centristi di Casini potrebbe salvare il centrodestra dalla sconfitta. Tutto questo ferme restando le ben note e straordinarie capacità di recupero di Berlusconi in campagna elettorale.
Fiducia. Questa volta è necessario partire dal governo. L’esecutivo di centrodestra ha davvero toccato il fondo. Il tasso di fiducia (la somma di coloro che dicono di avere molta o abbastanza fiducia nella compagine ministeriale) è arrivato al 15%. Sono 40 punti in meno rispetto al massimo raggiunto del 55% nel giugno del 2008 e altri 4 perduti nell’ultimo mese. Anche Berlusconi (che perde solo 2 punti rispetto a settembre) deve subire l’umiliazione di un crollo di 40 punti esatti rispetto al suo record del 62% raggiunto nell’ottobre del 2008. Dopo tre anni esatti di governo si trova a quota 22%.
I ministri. Solo due ministri (Maroni col 57% e Sacconi col 51%) mantengono un livello accettabile di fiducia (somma di coloro che dichiarano “molta o abbastanza” fiducia). Entrambi, comunque, sono in calo rispettivamente di 3 e 2. Un anno fa erano sei i ministri sopra la soglia del 50%. E in calo, questo mese, sono undici ministri su 22. Scendono di tre punti, oltre a Maroni, anche Tremonti (dal 42 a 39), Bossi (a quota 38) e Prestigiacomo a 31; di due punti (oltre a Sacconi) Carfagna, Brunetta, Calderoli, Gelmini e Romano. Quest’ultimo tocca il record negativo dell’8%. Lascia solo un punto sul terreno il ministro delle infrastrutture Matteoli. La sensazione, ormai che perdano di più i ministri che, per qualunque ragione e su qualunque posizione, abbiano fatto parlare di sé nell’ultimo mese. Prima, si notavano salite e discese che, in qualche modo, riguardavano il merito dei loro comportamenti e/o delle loro esternazioni. Ora si ha la sensazione che è sufficiente si siano fatti sentire per far sì che la loro popolarità scenda.
I centenari sardi non leggono i sondaggi, ma fumano e bevono
Salute, i centenari sardi fumano e bevono
Sardi protagonisti al primo simposio italo-coreano sui fattori che favoriscono un buon invecchiamento che si è svolto nel paese asiatico. In Sardegna, circa l’80% dei centenari è stato fumatore e ha consumato quotidianamente vino
CAGLIARI. Sardi protagonisti al primo simposio italo-coreano sui fattori genetici e non genetici che favoriscono un buon invecchiamento che si è svolto nel Paese asiatico. Agli studiosi sardi e alle ricerche sulla longevità, illustrate nel simposio internazionale organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Seoul, in collaborazione con il Lee Gil Ya Cancer and Diabetes Institute (Lcdi), è stata anche dedicata la seconda pagina del Choson, il giornale più diffuso in Corea con oltre due milioni di copie. Una curiosità, in particolare, ha impressionato i partecipanti al simposio: in Sardegna, dove si trova un’alta percentuale di centenari, circa l’80% è stato fumatore più o meno abituale e ha consumato quotidianamente del vino.
Questo dato, definito “sorprendente”, è stato confermato dalle