Da Alitalia al finto liberismo
S&P: tutti gli errori di Berlusconi
L’agenzia di rating Standard & Poors non si limita solo a declassare il rating sul debito pubblico italiano (da A+ ad A), ma elenca una serie di problemi. Per S&P il paese è dominato da un intreccio di interessi «tra governo e monopoli pubblici e privati, anche sindacali» che impediscono di fornire risposte adegutate per stimolare la crescita economica.
E arriva la dura requisitoria sugli errori del governo:
si parte dal 2008 con la resa dell’esecutivo «ai sindacati che ha impedito la privatizzazione di Alitalia e l’opa di Air France sulla compagnia aerea».
Per il 2011, S&P si limita a ricordare il Parlamento che ha convinto il governo a cancellare dalla sua agenda «le liberalizzazioni delle professioni e dei servizi pubblici locali». Tutte storie che rendono il paese poco attraente per gli investitori esteri, gli investimenti diretti in Italia sono il 16% del pil, «in Francia il 36%, in Spagna il 43%, il Germania il 27%» da questo punto di vista, l’Italia «non sfrutta i benefici che potrebbero derivare dall’adesione al mercato unico europeo», conclude S&P.
°°° ALTRO CHE COLPA DELLA STAMPA, CIALTRONE!