Scajola, stupido colpevole della morte di Marco Biagi, spinto dal suo proprietario Mafiolo e dagli uffici stampa di regime, viene mandato personalmente a dire, con mooolto tatto, alla moglie che suo marito è morto. Scajola si fa accompagnare a casa dei Biagi dal suo autista e dalla sua scorta (scorta che negò a Biagi), scende dalla limousine, si mette sotto la finestra e grida: “Vedova Biagi! Vedova Biagiii!”.
Quella si affaccia e fa: “Io sono la signora Biagi, ma non sono vedova!”.
“Scommettiamo?”