Sparito Soru, la regione sarda torna in mano alla confraternita massonica degli affaristi. Questi ladroni, tutti compagni di merende dei vari masala, pili, zuncheddu, cualbu, cappellacci, e via mafiando, scialacquano le poche risorse regionali in smazzettamenti vari. L’ultima porcata, dopo la cementificazione della Necropoli punica di Tuvixeddu e quella della laguna dei fenicotteri, è un film già visto: salvare dalla bancarotta i videocitofoni insulsi di zuncheddu. videolina e tcs sono enormi fabbriche di debiti, ma ci pensano le giunte di destra a ripianarli COI NOSTRI SOLDI! Coi denari di tutti i sardi, che mancano infatti per le esigenze ben più importanti. Oggi apprendo che la giunta cappellacci ha deliberato ben 125 mila euro da affidare a tcs per una delle solite minchiatine che non vedrà NESSUNO. Ma come si fa a guardare quelle schifezze da bassa macelleria? Tra tutti i videocitofoni regionali non c’è nemmeno mezzo talento, nessuno dei malati di mente che si spacciano per televisionari sa un’accidente di questo mestiere. Nessuno li guarda, ma sono infarciti di orribili pubblicità che loro stessi realizzano, allo stesso modo con cui fanno i programmi: coi piedi.
Spero che la magistratura indaghi su questa finanza allegra della regione AUTOMA della Sardegna.
PITTICCU SU CASINU!