Verlicchi, gli operai presidiano la fabbrica
venduta per un euro all’amico del ministro
Il nuovo acquirente è Mariano Bertelli, già arrestato per bancarotta: il suo nome accostato più volte a quello del ministro Romani. Gli operai vogliono impedire che la nuova proprietà porti via i macchinari. Era un azienda gioiello, poi ha perso la commessa con la Ducati che è andata in Vietnam ad acquistare i telai
Costretti a presidiare la fabbrica per evitarne lo smantellamento e poi a chiederne il fallimento per ottenere la cassa integrazione. È questa la situazione della Verlicchi di Zola Predosa a Bologna, azienda produttrice di telai per moto e auto con 260 dipendenti. Lunedì Fiom Cgil e Fim Cisl presenteranno un’istanza di fallimento, accompagnata da una richiesta di sequestro conservativo. Ma dietro non c’è soltanto questo. I dipendenti, insieme ai loro avvocati che hanno già presentato un esposto in Procura, vogliono capire perché l’azienda sia finita in mano, a un prezzo simbolico, a tre personaggi finiti a vario titolo nel mirino della magistratura. Uno in particolare, Mariano Bertelli, condannato per bancarotta a Firenze nel 2001, il cui nome è stato associato al ministro Paolo Romani con il quale Bertelli aveva sicuramente ottimi rapporti fino a