Berlusconi: un reato dietro l’altro. VATTENE!!!

Rivelazioni del Fatto: da un’inchiesta su un giro di carte di credito illegali spunterebbero intercettazioni
tra il premier, il membro dell’Authority e il direttore del Tg1 che replica: “E’ un’intimidazione”

 

Trani: Berlusconi, Innocenzi e Minzolini indagati
“Pressioni su Tg1 e Agcom, concussione”

Il Cavaliere si è anche lamentato per la presenza di Scalfari e Mauro nel programma della Dandini
Masi al telefono: “Manco nello Zimbabwe”. Calabrò: “Nessuna censura”. Innocenzi annuncia querele

di GIULIANO FOSCHINI

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BARI – Silvio Berlusconi, il membro dell’Agcom Giancarlo Innocenzi e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini sono indagati per

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“Berlusconi, potere senza limiti”

Il duro attacco dell’ex direttore di Le Monde, Colombani

“Berlusconi, potere senza limiti”

Guatemala, Nuova Zelanda, Zimbabwe: lo scandalo sulla stampa di tutto il mondo

Il Daily Mail pubblica foto del premier: Ghedin annuncia azioni legali
dal nostro inviato GIAMPAOLO CADALANU

L’ITALIA  ALLA  DERIVA

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LONDRA – Il giudizio di Jean-Marie Colombani è lapidario: “Berlusconi si comporta come se

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ASINI E SCIMMIETTE DECEREBRATE

Poetto, regole per i chioschi

Massimiliano Tavolacci

Presidente commissione urbanistica del Comune

Ho letto su questa pagina che sarei responsabile della
eventuale chiusura dei chioschi del Poetto, proprio ora che
l’estate è alle porte e che poco sarei interessato ai numerosi
giovani che lavorano in quelle attività. Niente di più lontano dalla
realtà. Sulla vicenda da tempo sono impegnato, per il ruolo che mi
compete, per la scrittura di un Piano per il litorale che sia
rispondente, da un lato, alle esigenze dei cittadini cagliaritani e
dell’hinterland che lo utilizzano quotidianamente per tutto l’anno, e
dall’altro a quelle di tutela e salvaguardia di un ambiente soggetto a
fenomeni di degrado e alterazione. I chioschi si devono poter
sviluppare con ordine e nel rispetto delle regole. Sono queste regole
che stiamo predisponendo. Se nel mentre sono state poste in essere
azioni che configurano abusi, sarà compito di altri, che sono i
soggetti attuatori delle recenti azioni di ispezione e controllo, accertarne
la portata e le eventuali ricadute. L’auspicio, e mi azzardo a
dire la certezza, è quello che si tratti di un’azione volta alla soluzione
positiva dei problemi del nostro Poetto più che alla mortificazione
del desiderio dei cagliaritani di avere una spiaggia viva e vitale e di
coloro che, attraverso il loro lavoro, contribuiscono a renderla tale.

°°° Copincollo questa patetica lettera del Tavolacci al “Sardegna”, dove è evidente lo spazio vuoto che costui ospita nella scatola cranica. MA COME?!

“proprio ora che

l’estate è alle porte” ?!

MA CHE CAZZO DICI?! estina di supposta… L’ESTATE è FINITA!!! Ma uno così, sono sicuro che prepara l’albero di Natale per i suoi bambini il 27 dicembre. Cosa vogliamo aspettarci da questi asini? Ecco perché il Sardistan è arretrato anche rispetto allo Zimbabwe! SPARATEVI!

addio

apotropaico

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Dal mio blog di Myspace

MIRACOLI DELLA RICERCA
Categoria: Blog giovedì, gennaio 15, 2009
fatta di carta trattata con resina, potrebbe essere usata anche in caso di calamità

Nuove abitazioni: ecco la «casa di carta»

Creata da una società svizzera che si pone l’obiettivo di cambiare il volto delle baraccopoli del pianeta

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO (GERMANIA) – In sé, la “casa universale” non è granché: 36 metri quadrati, prefabbricata, di carta. Confrontata con le baracche di latta e cartone ammuffito che ha l’obiettivo di sostituire, è però quasi un sogno.

La sta lanciando una società svizzera, The Wall AG, che ha sviluppato l’idea e il progetto assieme alla Università Bauhaus di Weimar: è pensata per risanare gli slum sparsi sul pianeta. Se avrà successo, migliaia di famiglie potrebbero beneficiarne in tempi brevi e a costo tutto sommato basso.

TECNOLOGIA – La tecnologia brevettata dalla società di Schaffhausen per creare i pannelli prefabbricati (chiamata SwissCell) è simile, nel concetto, a quella in uso nell’industria aeronautica per creare materiali solidi ma leggeri. La differenza è che, alla base, non c’è alluminio ma carta trattata con resina e poi processata in modo da formare un materiale molto stabile, leggero, isolante e flessibile. La chiave del successo dell’idea – ha detto al settimanale Der Spiegel uno dei fondatori di The Wall, Gerd Niemöller – sta nel fatto che la società intende fornire le macchine e i materiali, ma poi la produzione dei pannelli sarebbe realizzata sul posto, vicino a dove le “case universali” (questo è il nome) dovrebbero essere poi montate. Costo di ogni singola unità, circa cinquemila dollari, meno di quattromila euro. La flessibilità del prodotto e del processo di realizzazione rende la casa di carta particolarmente adatta a sostituire via via le baracche malsane e cadenti delle bidonville di molte megalopoli del Terzo Mondo. Un primo intervento sta per essere lanciato nello Zimbabwe, con l’aiuto di una Ong tedesca. E 2.400 case sono state prenotate dalla Nigeria. L’abitazione potrebbe anche essere impiegata per interventi di emergenza in casi di catastrofi naturali…

Danilo Taino

°°° Dico… Mafiolo e la sua cosca sono degli ignoranti congeniti e sicuramente di questa storia non ne sanno nulla. Ma non sarebbe molto meglio delle tende?

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