Berlusconi: il più falso in 150 secoli

IL MONOLOGO DI “PORTA A PORTA” *

18.09.2009

B-Obama-Silvio

Martedì 15 settembre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stato ospite di Bruno Vespa a “Porta a porta” in una edizione speciale della trasmissione dedicata alla consegna delle prime case nelle zone terremotate abruzzesi. Nel suo discorso, praticamente un soliloquio, Berlusconi ha citato numerosi dati sulla politica del governo. Quali veri e quali falsi?

AMMORTIZZATORI SOCIALI

Silvio Berlusconi: “Abbiamo fatto molte misure anti crisi, ne cito una per tutte, 34 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali, per garantire chiunque perda un posto di lavoro di essere aiutato dallo stato…Noi abbiamo dato l’esempio, perché prima e meglio degli altri abbiamo esteso, questo aiuto, questa assistenza dello stato, a tutte le categorie, anche agli artigiani, che non l’avevano, anche ai commercianti che non l’avevano. Il tutto senza aumentare l’imposizione fiscale, senza mettere una tassa in più o un aumento di tassa in più.”

Falso.
Considerando la tavola III.2 dell’ultimo Dpef (vedi

tabella allegata) alla voce “Misure volte a migliorare il funzionamento del lavoro” vediamo che le risorse stanziate per il quadriennio 2008-2011 per “estendere questa assistenza dello Stato” ammontano a 7,2 miliardi di euro. A questi vanno sommati gli 8 miliardi di interventi a favore dell’occupazione previsti (ma solo in parte stanziati) dall’accordo Stato-Regioni per il biennio 2009-2010. In base all’accordo lo Stato concorre per 5,35 miliardi (1,35 derivanti dalla Finanziaria 2009 e 4 miliardi dal Fas – Fondo per le aree sottoutilizzate). Le Regioni concorrono per 2,65 miliardi provenienti dall’Fse –  Fondo Sociale europeo. Anche sommando queste cifre, il totale spalmato su 4 anni, risulterebbe essere 15,2 miliardi, molti meno dei 34 miliardi di euro cui ha fatto riferimento Berlusconi. Tra l’altro dei 5,35 miliardi per ammortizzatori in deroga attribuiti allo Stato dall’accordo Stato-Regioni, fino a questo momento, sono stati versati solo 825 milioni (151 con il dm 19 febbraio 2009 e 674 ml con il dm 7 luglio 2009).

Silvio Berlusconi
: “Per quanto riguarda le persone che perderanno il lavoro, vale la stessa situazione di quelli che l’hanno già perso. Abbiamo destinato agli ammortizzatori sociali, una cifra importante, ve la ricordo, 34 miliardi di euro.”

Forse in questo caso il Presidente del Consiglio fa riferimento anche alle risorse ordinarie degli ammortizzatori, quindi non più alle misure di estensione della copertura degli stessi.  Ma anche se questa è l’interpretazione di ciò che ha detta, il dato è falso.
La spesa stimata per il 2009 per gli interventi “ordinari” (non in deroga-proroga degli stessi) di cigo e cigs, mobilità, indennità di disoccupazione è pari a 20 miliardi. Questa spesa sta a fronte di versamenti in capo a lavoratori e aziende che vengono gestiti ed erogati dall’Inps. Il relativo sistema assicurativo-mutualistico – che configura il diritto a determinate prestazioni – può comportare problemi di cassa – come senz’altro quest’anno – di cui lo Stato si deve far carico, così come del resto, negli anni di congiuntura positiva, si sono determinate eccedenze utilizzate ad altri scopi.
Anche metodologicamente è dunque scorretto sommare la spesa dovuta per gli ammortizzatori ordinari con le risorse stanziate, a valere sulla fiscalità generale, per incrementare i livelli di tutela e la platea delle persone interessate.

RISPETTARE GLI IMPEGNI
(video)

Silvio Berlusconi: “Con me è cambiato tutto, ho detto primo con chi mi sarei alleato, secondo qual era il programma di governo che ci si impegnava a realizzare, il programma che ho sempre portato a termine, terzo chi era il presidente del consiglio”.

Falso.
Prendiamo alcuni punti del “Contratto con gli italiani” firmato da Silvio Berlusconi nel 2001 durante la stessa trasmissione Porta a Porta.

1 – Riforma fiscale
Abbattimento della pressione fiscale:

  • con l’esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui;
  • con la riduzione al 23% per i redditi fino a 200 milioni di lire annui;
  • con la riduzione al 33% per i redditi sopra i 200 milioni di lire annui;

con l’abolizione della tassa di successione e della tassa sulle donazioni.

Durante il mandato del Governo Berlusconi, le due aliquote non sono state introdotte, mentre le tasse sulle successioni e sulle donazioni sono state effettivamente abolite anche per i redditi oltre i 350 milioni di lire.

2 – Lavoro
Dimezzamento dell’attuale tasso di disoccupazione, con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di posti di lavoro.

L’obiettivo del dimezzamento non è stato raggiunto. Secondo l’Eurostat al gennaio 2001 il tasso di disoccupazione era il 9,9% (il dimezzamento avrebbe richiesto di scendere quindi al 4,95%); cinque anni dopo, nel 2006 era sceso al 7,1%, il minimo storico secondo l’ISTAT, ma comunque al di sopra del 4,95%.

3 – Pensioni
Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione al mese» (cifra espressa nelle vecchie Lire, ovvero 516 Euro).

Nel 2006, si può stimare, con l’indagine dello stesso anno della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie, che vi fossero ancora 4,4 milioni di persone con pensione inferiore ai 550 euro.

4 – Criminalità
L‘introduzione del poliziotto, carabiniere o vigile di quartiere nelle città col risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni

Nel 2001, in base ai conti dell’Istat, il numero dei reati non era di 3 milioni ma di 2.163.826.
In totale dal 2001 l 2005 (l’Istat non fornisce i dati per il 2006) sono aumentati del 26,2%, registrando nel 2005, 2.731.129 reati.

DEBITO PUBBLICO
(video)

Silvio Berlusconi: “Il debito pubblico italiano è il 106% del PIL. Il debito privato delle famiglie italiane è soltanto il 34% del debito. L’Italia è al 106%, la Francia è al 49, la Germania è al 63%, l’Inghilterra è al 100%”.

Falso per quanto riguarda il debito pubblico dei paesi europei come si può vedere dalla tabella seguente con i dati forniti dall’Eurostat.

General government debt/GDP (2008)
EUROSTAT
Italy 105,8
Germany 65,9
France 68,1
UK 52

Fonte: Eurostat

Short description: EU definition: the general government sector comprises the subsectors of central government, state government, local government and social security funds. GDP used as a denominator is the gross domestic product at current market prices. Debt is valued at nominal (face) value, and foreign currency debt is converted into national currency using end-year market exchange rates (though special rules apply to contracts). The national data for the general government sector are consolidated between the sub-sectors. Basic data are expressed in national currency, converted into euro using end-year exchange rates for the euro provided by the European Central Bank.

Vero, invece, che il debito private delle famiglie italiane, in rapporto al Pil si aggira intorno al 34,2%, per un ammontare totale di 524 miliardi di euro (Fonte: Cgia di Mestre)
PRODUZIONE INDUSTRIALE
(video)

Silvio Berlusconi: “L’industria italiana sta rispondendo meglio di qualsiasi altro paese”.

Falso. Gli ultimi dati dell’Eurostat (14 settembre 2009) mostrano che l’Italia si trova al settimo posto nella crescita della produzione industriale.

Industrial Production – monthly varioation
% change compared with previous month*

CALCOLO

Silvio Berlusconi: “Intanto vorrei ricordare che nel passato, prendiamo ad esempio le risorse impiegate in Irpinia, sono state ben 60 miliardi di vecchie lire, quindi 30 miliardi di euro attuali, e come ricordato paghiamo ancora una accisa di 75 lire, quindi non ci sono dubbi…”
Bruno Vespa: “Forse 3 miliardi di euro, presidente”
Silvio Berlusconi: “No! 60 miliardi di lire sono..”
Bruno Vespa: “3 miliardi di euro.”
Silvio Berlusconi: “Nooo, no, 3 miliardi di euro sono 6.000 miliardi di lire, sono 30 miliardi di lire, 60 miliardi di euro. Quindi, credo che i miliardi che sono stati dati all’Irpinia saranno i miliardi che saranno dati all’Aquila per le necessità di ricostruzione del patrimonio artistico.”

Falso per entrambi. Lasciamo ai lettori i calcoli.

* A cura di Davide Baldi e Ludovico Poggi

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