Con tanto amore

Amici, oggi abbiamo parlato di marco Pantani. Gli ho dedicato questa poesiola oltre un anno fa e l’ho regalata alla mamma e al Museo Pantani, spero che non vi dispiaccia:

PANTANI

Pantani era lento
Rispetto al pensiero

Pantani era il vento
Un vento guerriero

Pantani mostrava radici
Radici di denti ridenti
Forzando i pedali
In piedi
In piedi spremeva la bici
Spremeva il sudore e i suoi mali
Pantani spiegava le ali.

E andava menando il suo culo
Quel culo di muscoli tesi
di muscoli tesi e nervosi
come archi già pronti a scoccare.

Il Pirata correva per noi
Vincendo il Pordoi
Arena di giovani eroi.

Suonava
che pareva Santana
quando in pochi arrivavano in cima
e gettava la vecchia bandana

salutava i più forti con lui
e scappava
Pantani volava.

foto_marco_pantani_large

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