Il mio amico Miguel…

… continua a pestare duro:

l quotidiano spagnolo replica a un articolo del giornale diretto da Giuliano Ferrara

E, citando fonti diplomatiche, sostiene: “Accuse suggerite dal ministero della Difesa”

Afghanistan, El Pais contro il Foglio

“Ci attaccano perché vogliono il comando”

Secondo la stampa spagnola in gioco ci sarebbero due importanti incarichi

nella regione di Herat, che l’Italia vorrebbe togliere alla Spagna. “Ma Madrid ne ha diritto”

di ROSARIA AMATO


A MIGUEL MORA NON SFUGGE NULLA

cataquarium
ROMA – Scintille, anzi “pugnalate”, come scrive El Pais, tra l’Italia e la Spagna, in seguito alle accuse del Foglio sulla “scarsa combattività degli spagnoli” in Afghanistan, che avrebbe favorito “l’iniziativa talebana”. Accuse pubblicate in un articolo del 16 settembre, alla vigilia dell’attentato che è costato la vita a sei parà italiani. Accuse così precise che El Pais, citando fonti diplomatiche, ritiene che

non possano che avere come fonte il ministero della Difesa italiano. Tanto più che, ricordano gli autori dell’articolo, Miguel Mora e Miguel Gonzalez, il direttore del Foglio è “Giuliano Ferrara, un uomo di fiducia di Berlusconi”.

“In una critica tanto feroce quanto ben documentata – si legge oggi sul Pais – l’articolo (del Foglio, ndr) assicurava che “il comando italiano ha dovuto affrontare un’estate di battaglie senza poter contare sui 780 militari spagnoli, saliti a 1250 per le elezioni ma limitati dai rigidissimi caveat imposti dal governo Zapatero. Limitazioni che impediscono azioni offensive, anche al fianco degli afgani e che consentono l’uso delle armi soltanto per autodifesa”.

E a questo punto El Pais cita la frase incriminata, la “pugnalata”: “La scarsa combattività degli spagnoli ha favorito l’iniziativa talebana e quando muovono dalla base di Qal-i-Now cadono spesso in imboscate dalle quali solo i jet americani e più spesso gli elicotteri d’attacco italiani A-129 Mangusta riescono a trarli in salvo”. Insomma, secondo Il Foglio, e quindi indirettamente secondo il governo italiano, ritiene El Pais, il contingente spagnolo in Afghanistan non fa il proprio dovere.

E quindi non merita più il comando della base aerea di Herat, scrive Il Foglio senza mezzi termini: “Una leadership contestata da Roma, che non ha più senso oggi che l’Italia schiera 3000 militari, 18 elicotteri e 5 aerei”. E non si tratta dell’unico incarico strategico conteso dall’Italia alla Spagna, avverte El Pais: “Non è in gioco soltanto il comando della base di Herat, ma soprattutto il posto di capo di stato maggiore del Regional Command West, che è di un generale spagnolo. Il capo di stato maggiore è, di fatto, il numero due della Nato nella Regione e occupa un posto decisivo dato che per le sue mani passa tutta la pianificazione delle operazioni”.

Il quotidiano spagnolo ricorda “le pressioni italiane” per ottenere questo posto, ma ribadisce anche che “la Spagna ne ha pieno diritto”, dal momento che ha accettato senza discutere che il posto di comando più importante nella regione faccia capo a un generale italiano.

El Pais respinge anche le accuse nei confronti delle truppe spagnole: “Gli elicotteri spagnoli, di trasporto medico, arrivano ogni volta che viene loro richiesto, nonostante non siano naturalmente elicotteri di attacco, a differenza dei Mangusta italiani”. E d’altra parte gli italiani non sono stati attaccati a Herat, nella zona che sarebbe malamente difesa dagli spagnoli, secondo le accuse del Foglio, sottolinea El Pais, ma a Kabul, a dimostrazione che “né gli elicotteri d’attacco né le regole di battaglia, che nel caso del contingente italiano permettono azioni offensive, servono a far fronte agli attacchi terroristici suicidi”.

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