Il “vomitato” organizzatore

Ai domiciliari anche un assessore, il vice presidente del Consiglio comunale

e l’impresario che pagando seimila euro si aggiudicò il contratto per lo show musicale

Tangente per la festa del patrono

arrestato il sindaco di Licata

di FABIO RUSSELLO

AGRIGENTO Una tangente da seimila euro in cambio dell’appalto per l’organizzazione di uno spettacolo musicale a un prezzo maggiore rispetto ai

concorrenti. Con l’accusa di corruzione aggravata in concorso per atto contrario ai doveri d’ufficio, i carabinieri del comando provinciale di Agrigento hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari al sindaco di Licata Angelo Graci (Pdl), all’assessore ai servizi sociali Tiziana Zirafi, al vice presidente del Consiglio comunale Nicolò Riccobene e all’impresario di spettacoli Carmelo Napolitano. I quattro sono accusati di corruzione aggravata in concorso.

Secondo l’accusa, i tre amministratori hanno ricevuto da Napolitano la somma complessiva di seimila euro in cambio di un contratto per uno spettacolo musicale organizzato in occasione della festività del santo patrono nell’agosto scorso per un totale di 31.500 euro.

Le indagini sono partite da una serie di esposti di altri impresari che avevano visto quell’appalto assegnato a Napolitano nonostante avesse presentato un’offerta sensibilmente più costosa. I provvedimenti cautelari sono stati firmati dal gip del Tribunale di Agrigento, Lisa Gatto su richiesta dai sostituti procuratori della Repubblica, Gemma Miliani e Santo Fornasier, del dipartimento reati contro la pubblica amministrazione della Procura della di Agrigento, coordinato dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo.

°°° Se facessero qualche controllino anche in Sardegna, dove almeno il 90% delle feste si appalta con questi criteri mazzettari… Ecco perché qui hanno ucciso anche lo Spettacolo e la Cultura: le amministrazioni e gli organizzatori privati pigliano mazzette e regali dai magnaccia (MAGNACERS) ignoranti e truffaldini che hanno devastato tutto il settore, per propinare delle autentiche cagate che spacciano per varietà e per “grandi spettacoli“. Eppure, nel 1980, quando ripartii per Roma, avevo lasciato un settore florido e in crescita e tanti giovani promettenti. Che fine hanno fatto?!

Il “MONDO DELLO SPETTACOLO”  in Sardegna

governicchio

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