La Rai à la carte

Proprio così, amici, dal 1994 – più o meno palesemente – silvio berlusconi ha messo le sue sporche grinfie sulla

Rai. Ha trasformato l’azienda di Stato in una pattumiera di zoccole incapaci di tutti i sessi. Un trogolo di assoluta volgarità, un pozzo nero di porcherie volte a formare consenso tra le menti pià svantaggiate. Un business privatissimo per i voti di scambio.  Soltanto Nanni Moretti e il sottoscritto avevano cercato di mettere in guardia, in tempi non sospetti, i vari Curzi, Veltroni, Dalema, Giulietti, e compagnia cantante. Ma questi fessi ci hanno ignorati e cancellati dai loro programmi (perdenti). Nanni, fortunatamente, erà già consolidato e gli hanno fatto un danno relativo. Ma io, che venivo dal “trattamento mafioso” di Mafiolo e della sua cosca (cancellato dal mondo del lavoro e con circa 300 milioni di crediti mai onorati), sono rimasto col culo per terra. Ora la musica è cambiata: il diversamente alto e diversamente onesto di Arcore ha mostrato il suo vero volto e PRETENDE!

Pretende sfacciatamente di avere ai suoi ordini e al suo servizio non solo Rai 1-Rai2-Rai International-Rai24, ecc. oltre al 99% delle tv private presenti su tutto il territorio italiano… No, amici, adesso esige, pretende, ordina, che anche l’enclave timidamente democratica di Rai 3 si pieghi alle sue ordinazioni. Portategli il menu, please.

berlusconi-intoccabile

ber.vattene

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