Lady Mastella… peggio del marito?

Maxi inchiesta sull’operato dell’Agenzia per l’ambiente con 63 indagati, tra loro la presidente

del Consiglio regionale: “Mi è crollato il mondo addosso. Ancora non riesco a crederci”

Napoli, inchiesta su appalti e assunzioni

Lady Mastella allontanata dalla Campania

(Repubblica)

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NAPOLI – Scoppia lo scandalo dell’Arpac e coinvolge anche la presidente del consiglio regionale, Sandra Lonardo Mastella. Secondo la procura di Napoli, all’Agenzia regionale per l’ambiente le assunzioni clientelari, messe nero su bianco in un file, sono state per lungo tempo la norma. Nell’inchiesta sono indagate ben 63 persone (25 le misure cautelari), ma il provvedimento più eclatante assunto dal gip è il divieto di dimora in Campania e in sei province limitrofe (Latina, Frosinone, Isernia, Campobasso, Foggia e Potenza) per la presidente del consiglio regionale Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, leader

dell’Udeur, ex ministro ed attuale eurodeputato eletto nel centrodestra.

L’inchiesta. Gli attuali sviluppi dell’inchiesta su appalti e assunzioni, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, scaturiscono dall’unificazione di due indagini riguardanti presunti episodi di corruzione e concussione di esponenti dell’Udeur della Campania, tra i quali lo stesso Mastella, all’epoca ministro della Giustizia. Le accuse contestate vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, all’abuso di ufficio, alla turbativa d’asta e alla concussione. Gli investigatori avrebbero scoperchiato un sistema che gestiva appalti e concorsi pubblici.

Raccomandazioni. Durante una perquisizione, in un file trovato nel computer sequestrato dalla Guardia di Finanza nella segreteria dell’ex direttore generale dell’Arpac, sono saltati fuori 665 nomi di persone che sarebbero state assunte su segnalazione di uomini politici. “Si tratta – si legge nell’ordinanza emessa oggi dal gip Alfano – di raccomandati veri e propri che rispetto ad altri aspiranti privi di sponsor, disponevano della segnalazione di un referente politico che determinerà, nella maggior parte dei casi l’assunzione in violazione delle norme”. Alcune segnalazioni venivano inviate via fax dal politico “di riferimento”. In altri casi il curriculum sarebbe stato scritto a matita proprio dal politico. L’elenco dei presunti sponsor vede in testa con 100 segnalazioni l’ex assessore regionale udeur Nocera; poi a seguire i nomi di T.Barbato (43), Fantini (36), Giuditta (35), C.Mastella (26), Enrico (17), S.Mastella (12). Tra gli altri nomi di politici locali e nazionali più noti figurano anche Bassolino (2), De Mita (2), Pecoraro Scanio (1), Sales (1).

Da rilevare che un filone dell’inchiesta riguarda presunti appoggi elettorali di un clan di Marcianise. Di questo, però, si occuperà la Dda.

Gli indagati. Agli arresti domiciliari sono finiti l’ex direttore dell’Arpac Luciano Capobianco, già braccio destro del coordinatore campano Arturo Fantini al commissariato per l’emergenza terremoto, anche lui indagato insieme a esponenti politici di vari partiti, funzionari e dirigenti dell’Arpac, imprenditori. Nei confronti di Clemente Mastella, invece, è stato emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari che gli verrà notificato non appena, in giornata, sarà rientrato in Italia da Strasburgo. Coinvolti anche il consuocero dell’ex ministro, Carlo Camilleri, che è anche segretario generale dell’Autorità di Bacino Sinistra Sele, e il consigliere regionale dell’Udeur Campania, Nicola Ferraro.

Lady Mastella a Roma. Nell’abitazione di Sandra Lonardo a Ceppaloni si sono presentati stamane cinque carabinieri in borghese. Successivamente la moglie di Mastella ha lasciato la villa e si è diretta a Roma. La presidente del Consiglio campano si dice sconvolta. Prima in un lunga dichiarazione e poi in una lettera (testo integrale), nella quale si legge: “Mi è crollato il mondo addosso. Mi chiedono di dimorare fuori dalla Campania. Ancora non riesco a crederci. Non sono nemmeno riuscita a capire di cosa mi accusano. Mi hanno consegnato pagine e pagine… Stavolta con mio marito sarei a capo di una cupola affaristica… Senza spiegarci quali affari avremmo fatto…”.

La parcella. Nell’inchiesta compare anche il pagamento di una super parcella da un milione e 300 mila euro. Uno dei coinvolti è stato beneficiato dall’Asl di Benevento di una consulenza su un argomento che la stessa Procura di Napoli definisce “non chiaro”. Si tratta della ricompensa ricevuta “dopo aver dispiegato per il partito (l’Udeur, ndr) una presunta intermediazione con gli organi di giustizia amministrativa in una controversia elettorale relativa alle elezioni comunali di Morcone (Benevento)”. Agli atti dell’Asl nessuna documentazione ma solo il pagamento delle parcelle.

Ieri, inoltre, il gup Sergio Marotta ha fatto slittare al 26 ottobre la decisione su un altra inchiesta che vede 23 indagati, tra cui i Mastella, per una presunta lobby che avrebbe favorito le nomine in quota Udeur.

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