Malati di mente pericolosi e ladri

Calderoli: «Adesso chi è clandestino prende e se ne va a casa»

Bossi: «Noi emigrati per lavorare

non per uccidere. Ora gabbie salariali»

Il Senatùr replica a Fini su Marcinelle. E poi: «Ronde vittoria del governo».
Fini: «Immigrati non sono ospiti temporanei»
Umberto Bossi a Pontida

bionico

PONTIDA (Bergamo) – Le gabbie salariali per difendere il salario dei lavoratori del Nord dove il costo della vita è più alto che

al Sud, ma anche difesa dei dialetti, che rappresentano la storia e la tradizione: sono le nuove battaglie che Umberto Bossi ha deciso di lanciare per il prossimo autunno. A Pontida, dove ogni anno si raduna il popolo leghista, il ministro delle riforme ha rispolverato lo slogan a lui e ai leghisti tanto caro «stop con Roma ladrona e padrona».

«EMIGRATI PER LAVORARE» – Bossi ha colto l’occasione della festa leghista di Pontida per rispondere al presidente della Camera Gianfranco Fini che da Marcinelle, dove nel 1956 morirono 262 minatori, molti dei quali lombardi e veneti emigrati in Belgio, ha ricordato ai politici del Nord di pensare ai loro antenati immigrati: «Noi – ha detto Bossi – andavamo a lavorare non ad uccidere la gente».

GABBIE SALARIALI – Le gabbie salariali sono una vecchia idea del leader della Lega che nei giorni scorsi, dopo il dibattito sul Sud, ha deciso di rilanciarla con maggior forza: «Qui – ha detto – gli stipendi sono troppo bassi. Invece di dare tanti soldi allo stato bisogna metterli in busta paga. Quest’estate la Lega si batterà per i salari legati al costo della vita».

DIALETTO A SCUOLA – Se l’idea di sottoporre i professori delle scuole a un test del dialetto ha suscitato molte polemiche, Bossi ha voluto rilanciare il tema: «Stop alla carcerazione dei nostri dialetti imposta da Roma ladrona. Quest’estate scriveremo una legge per la salvaguardia dei nostri dialetti che devono essere insegnati anche nelle scuole perchè rappresentano la nostra storia e per secoli sono stati la nostra lingua». Per il popolo leghista, con l’entrata in vigore del disegno di legge sulla sicurezza e quindi delle ronde, l’8 agosto è una data storica: «È una vittoria del governo», ha spiegato Bossi evidentemente insoddisfatto dal fatto che molti sindaci anche del centrodestra, come la Moratti e Alemanno a Milano e a Roma, hanno deciso di attendere: «Peggio per loro. Vorrà dire che le useranno i cittadini». Come spesso accade per la Lega in estate, i temi politici per dopo le ferie vengono anticipati a Pontida e a Ponte di Legno: «Arrivando a Pontida – ha concluso Bossi – alcuni fratelli padani mi hanno detto che sono pronti a partire a un mio ordine. Noi saremo in prima fila perchè abbiamo fatto la Lega non per vincere le elezioni ma per andare fino in fondo».

CALDEROLI: 8 AGOSTO DATA STORICA – «L’8 agosto andrà ricordato perché è una data storica. È entrato in vigore il disegno di legge sulla sicurezza», ha poi detto il ministro Roberto Calderoli a Pontida, alla festa della Lega. «Adesso chi è clandestino in Italia prende e se ne va a casa sua», ha aggiunto. Calderoli ha quindi ricordato che sul disegno di legge sulla sicurezza sono state fatte molte polemiche: «Io ricordo che sono stati sequestrati ai mafiosi i soldi e nelle loro case sono state aperte scuole e asili nido». Il ministro per la Semplificazione ha quindi sostenuto che «Tremonti non credeva molto al fondo ma fino ad ora abbiamo raccolto 700 milioni di beni e a fine anno raggiungerà la cifra di un miliardo». Calderoli ha quindi sottolineato che con i beni sequestrati alla mafia verrà finanziata anche l’operazione per mandare i militari nelle città: «Anche a Bergamo arriveranno più poliziotti e anche i militari». (ANSA)

°°° L’Europa li ha sempre cacciati dall’aula ogni volta che accennano i loro deliri. Speriamo che non caccino via anche noi per colpa di questa accozzaglia di delinquenti senza cultura né speranza.

CALDEROLI   PARLA  CHIARO

trombacul

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