Andrea Camilleri e Saverio Lodato

Al dissenso Papi dovrà abituarsi

Camilleri, il Tg1 continua con l’Augusto metro minzoliniano dell’«acqua in bocca!». Niente immagini per raccontare la durissima contestazione di molti viareggini che hanno accolto papi, fra le macerie, al grido di «buffone, vergogna, vattene a casa». Ne hanno dato conto i Tg Sky. Oltre che i più importanti siti Internet. Alla notizia della tragedia, Berlusconi aveva detto: «vado a prendere le cose in mano»; molti italiani, invece, preferiscono «non averlo più fra i piedi».

Mi domando: ma Berlusconi non se ne accorge come cade nel più profondo ridicolo quando fa dichiarazioni del tipo: «ghe pensi mi», di fronte al terremoto d’Abruzzo o alla catastrofe di Viareggio? Se crede davvero di essere il tutor degli italiani che non sanno fare un passo senza di lui, la cosa mi sembra preoccupante. Meno male che quando arriva sul posto c’è sempre qualcuno che ha già provveduto, o sta provvedendo, e l’allontana con un pretesto, ripetendo mentalmente la storica frase: «ragassino lasciami lavorare». Sicché a lui non resta che ripiegare sulla solita passerella, dispensando a dritta e a manca affermazioni assurde. Come quella che sarebbe stata la scintilla di un motorino a provocare l’incendio dei vagoni poi esplosi. E sempre più frequentemente succede che queste passerelle siano turbate da contestatori poco rispettosi che arrivano a chiamarlo «buffone». Lui contrattacca sostenendo che si tratta di comunisti stipendiati dai suoi nemici che non hanno a cuore le sorti dell’Italia. Invece si tratta proprio del contrario. Comunisti o no, quelli che lo contestano hanno proprio a cuore le sorti dell’Italia. Volente o nolente, Berlusconi dovrà farci il callo a queste manifestazioni di dissenso che saranno sempre più frequenti. A proposito, caro Lodato, Lei la continua sempre la sua raccolta di monetine?

Italia-morta

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