Pensioni fasulle del Pdl

Due milioni di pensioni di invalidità

e al Meridione sono il 50% in più

La relazione del ministero dell’Economia. Si sottolinea la necessità di intervenire sui controlli: “Nonostante i numerosi interventi normativi, la materia necessita ancora di un riordino complessivo”

°°°  Le  hanno  date  loro  coi  voti  di scambio e  ora… “Oh, cazzo!  Ma guarda…”

BUFFONI!!!

BURLESQUONI  E LA  “MACCHINA  DELLO  STATO”

camioncino

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handicappate

IL CASO. Sono 30, in tre anni mai un giorno in cattedra
Tutto grazie ai documenti fittizi medici fatti in Calabria
Le maestre fantasma di Milano
“Falsi certificati di invalidità”

Tutte residenti al Sud. Le diagnosi: diabete, scoliosi, depressione e stati d’ansia

MILANO – Certificati medici costruiti ad hoc per ottenere il trasferimento a casa. Maestre elementari affette da invalidità immaginarie, provate da medici compiacenti, per lasciare le scuole della provincia di Milano e farsi assegnare al Sud. Le cartelle mediche parlano di scoliosi, ansia, depressione, diabete.

Patologie riscontrate dalle Asl di residenza e che scompaiono nei successivi controlli. Ma che, per legge, consentono il trasferimento immediato a casa. Spesso senza aver fatto nemmeno un giorno di lezione nella sede per cui si è vinto il concorso.

Per vedere chiaro sulla fabbrica dei certificati truccati, il provveditorato milanese ha inviato un dossier alle procure di Milano e di Reggio Calabria. Nelle denunce si ricostruiscono i casi di 27 maestre, invalide e guarite per miracolo, ma intanto trasferite. Le insegnanti sono tutte originarie della provincia di Reggio Calabria: maestre che dal 2006 a oggi hanno chiesto (e ottenuto) di lasciare Milano perché affette da invalidità fantasma. Casi gravi di diabete mellito, almeno dieci, che di colpo si trasformano in “nessuna forma di handicap”. Dolori alla schiena “cronici e permanentemente invalidanti” che a ogni prova medica successiva alla prima scompaiono. “Ma è solo la punta dell’iceberg – assicurano all’ufficio scolastico – il malcostume delle false invalidità per ottenere trasferimenti ha dimensioni preoccupanti”.

A consentire questa “truffa di massa”, come la definisce un funzionario del provveditorato, sono alcune falle nella legge 104, quella che disciplina l’handicap, e nel contratto sulla mobilità degli insegnanti. Per ottenere un trasferimento è sufficiente presentare un certificato d’invalidità provvisorio, fatto da un medico della Asl di residenza. Alla scuola che il docente lascia, per tutela della privacy, non viene indicata né la patologia né il grado di invalidità, che si presume quindi essere grave. E la maestra può fare le valigie. Entro 90 giorni, a trasferimento già avvenuto, la stessa Asl è tenuta a fare un secondo certificato di conferma, in cui invece si dichiara la percentuale di invalidità. Il verdetto, nei casi arrivati alle procure, è sempre lo stesso: “Non handicap”, e a quel punto il trasferimento viene annullato. Ma qui sorge il problema: fra la prima e la seconda visita, per l’inefficienza delle aziende sanitarie, passano anche tre anni. E intanto la maestra insegna al Sud, o non insegna proprio, lasciando scoperta la cattedra che le era stata assegnata per concorso. Un “baco” che nella sola Lombardia lascia ogni anno centinaia di cattedre vuote, da coprire con supplenze (costose).

Situazioni analoghe a quella milanese si trovano anche a Firenze, Venezia e Torino. Le province di provenienza delle maestre sono sempre le stesse: Reggio Calabria e Agrigento, ma ci sono segnalazioni di casi dal Casertano. “Rivolgendoci alla procura abbiamo voluto compiere un atto di chiarezza”, taglia corto il provveditore di Milano, Antonio Lupacchino. E di fronte all’evidenza documentale, neppure i sindacati della scuola coprono i colleghi. Pippo Frisone, responsabile vertenze della Flc-Cgil a Milano, dice: “La responsabilità, specie quella penale, è personale e non bisogna generalizzare. Certo, fa specie la concentrazione di documentazione provvisoria compiacente, rilasciata in attesa di quella collegiale definitiva”.

Quanto al fatto che i casi si concentrino al Sud, Frisone attacca: “Se in mezza Italia i tempi di attesa della certificazione Asl vanno oltre i novanta giorni previsti, si lascia il campo libero anche agli abusi”. Cgil chiede al governo che “siano rese più rigide le norme contrattuali e chiusi tutti i varchi che favoriscono gli abusi e il malaffare. Anche perché oggi si è trasferiti al Sud solo se beneficiari della legge 104. Noi siamo per tutelare i diritti veri di chi ha veramente riconosciuto il diritto per legge e per contratto”.

pulcinella1

scuola

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Ancora elemosine

TERREMOTO: A SFOLLATI 100 EURO PER COMPONENTE FAMIGLIA

Gli sfollati riceveranno un contributo di 400 euro mensili, solo se la famiglia e’ composta da 4 persone oppure in presenza di handicappati o ultra65enni. Lo stabilisce l’ordinanza del Presidente del Consiglio pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. L’ordinanza autorizza “un contributo per l’autonoma sistemazione fino ad un massimo di 400 euro mensili, e, comunque, nel limite di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell’abitazione. Ove si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unita’, il contributo medesimo e’ stabilito in 200 euro. Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di eta’ superiore ai 65 anni, portatori di handicap, ovvero disabili con una percentuale di invalidita’ non superiore al 67%, e’ concesso un contributo aggiuntivo di 100 euro mensili per ognuno dei soggetti sopra indicati”. I benefici economici saranno concessi per tutto il 2009 “salvo che non si siano realizzate le condizioni per il rientro nell’abitazione ovvero si sia provveduto ad altra sistemazione avente carattere di stabilita’”.


°°° Eccezionale! Dopo la “miserabili card” (sempre vuota), ecco un’altra becera elemosina (per ora solo promessa, come sempre fa Mafiolo). Dunque, cosa ci potranno fare i terremotati che hanno appena perso casa, averi, abiti, auto, ecc. con questo cospicuo tesoretto? Potrebbero acquistare il 20% di merdaset o di merdolanum, ma anche il 200% de Il giornale (ammesso che il suo valore non sia sovrastimato), oppure potrebbero andarsene ai Caraibi o a Las Vegas a tentare la fortuna e scialacquare… almeno finché non saranno pronte e abitabili le New Towns. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Certo, se io entrassi in possesso di cento euro grandi grandi… beh, potrei anche ipotizzare l’acquisto di un quarto di porceddu e almeno una dozzina di carciofi. Insomma, sperperare, amici. Ottimismo! Mister Obamaaa! Mister Obamaaaaaaaaaaa!!!

b-ipocrita

cazzi-vostri

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