L’immunità illegittima
di GIUSEPPE D’AVANZO
L’APOCALISSE DI MAFIOLO
……………………………………………………………..
http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/giustizia-12/commento-davanzo/commento-davanzo.html
Il suo potere non deve trovare ostacoli, non deve essere limitato o condizionato dal contesto politico e istituzionale, dal Parlamento, dai contrappesi, dalla stessa Costituzione e dai suoi garanti. Egli è il popolo, è l’Italia e grida “Viva l’Italia, viva Berlusconi”. Questa identificazione gli consente – lo pretende – di liberarsi di un passato oscuro, di avere
mano libera nell’esercizio del comando e della decisione. Quando, imputato nel processo Sme, il 16 giugno del 2003 finalmente si presentò in un’aula di Tribunale non per essere interrogato (sempre si è avvalso della facoltà di non rispondere), ma per rendere dichiarazioni spontanee, Berlusconi esordì con la stessa prepotenza di queste ore.
Disse al presidente del Tribunale che gli ricordava che la legge è uguale per tutti, “Sì, è vero la legge è uguale per tutti ma per me è più uguale che per gli altri perché mi ha votato la maggioranza degli italiani”. È quel che dice e ripete oggi e pretenderà che diventi reale, domani. Ci aspettano giorni tristi.