Burlesquoni e lo sputtanamento mondiale.

Andrea Luchetta per “Il Riformista”

berlusconi ruby mubarak f

Tempo che le agenzie battessero la richiesta di giudizio immediato per il premier, e i siti dei più autorevoli giornali stranieri rilanciavano la notizia a tambur battente. Ormai a sera, il New York Times le dedicava addirittura la foto di apertura dell’edizione globale.

Fedele al suo approccio storico, il quotidiano liberal ha ricostruito le tappe dello scandalo aggiungendo numerosi elementi di analisi. L’affaire «non si è tradotto in una disfatta politica per il primo ministro, che gode di una maggioranza risicata» perché «l’opposizione di centro-sinistra è debole». La Lega Nord viene definita «il partito più influente della coalizione di governo» – difficile pensare che si tratti di una svista – mentre si sottolinea esplicitamente come Berlusconi abbia fatto ricorso «al suo impero mediatico per contribuire a plasmare l’opinione pubblica italiana».

BERLUSCONI RUBY

Sul Wall Street Journal, i guai giudiziari del primo ministro sono rimasti stabilmente fra i primi tre titoli. L’articolo di cronaca era accompagnato da un sondaggio in cui il 77% dei votanti – non molti, a dire il vero – si dicevano convinti della necessità che Berlusconi venga processato. E forse non è un caso che l’azionista di maggioranza del Wsj sia Rupert Murdoch, arci-nemico del Cavaliere.

ruby berlusconi

Nel suo articolo di copertura, la Bbc si limita a contestualizzare le ultime evoluzioni. Ma il colosso britannico aveva dato il meglio pochi giorni fa, pubblicando un’autentica guida on-line al “bunga bunga”, con tanto di indicazioni per una pronuncia adeguata. Dopo alcune dotte disquisizioni sull’etimologia dell’espressione – che spaziano dalle barzellette ai noti consigli di Gheddafi – , il sito-faro dell’informazione mondiale scommette che il “bunga bunga” farà presto il suo ingresso nei dizionari di lingua inglese, viste le decine di migliaia di citazioni accumulate nella blogosfera anglofona.

BBC logo

La Bbc dedica anche uno dei suoi consueti approfondimenti «domande e risposte» ai guai giudiziari del premier. La quarta questione – «cosa sarebbe un “legittimo impedimento”?» – non può che strappare un sorriso ai lettori italiani per l’ingenuità della domanda. Il classico alieno sbarcato sulla terra e meravigliato di verità per noi scontate.

In fin dei conti, forse non è un caso se il giornale che dimostra più familiarità con lo scandalo – tanto da dedicarvi un corsivo sul filo dell’ironia, in cui il Rubygate s’intreccia col federalismo fiscale – è il francese Le Figaro. «Ancora una settimana decisiva in Italia. Non è presuntuoso scriverlo, tutte le settimane sono decisive dalle parti dello Stivale. Un feuilleton politico senza fine».

NY times

Fortuna che Silvio «può contare sull’appoggio inamovibile di un vero amico, Umberto per gli intimi». La penna di Christine Fauvet-Mycia stuzzica e solletica, risparmiando però gli affondo più pesanti – il che forse non è un caso, visto l’orientamento politico della testata.

Ancor più sarcastico il Financial Times. «C’è un’opinione, particolarmente diffusa fra i giovani, secondo cui la politica è noiosa. Nessuno ha fatto di più per combattere tale percezione del primo ministro italiano, Silvio Berlusconi», protagonista di un’intraducibile «barnstorming way of life».

Wall Street Journal

Segue la ricerca di precedenti paragonabili fra i vari imperatori romani. Opera ardua – vista la predilezione degli ultimi per massacri e affini – , premiata dal successo nei soli casi di Eliogabalo e Carino. Con una differenza sostanziale: «Eliogabalo regnò da adolescente. Carino non era molto più anziano. Il primo ministro ha 74 anni».

sara tommasi Murdoch squalo

In un’analisi di fine gennaio, il Ft sottolineava che «lo slancio del governo è sempre più diretto a risolvere le battaglie giudiziarie di Mr Berlusconi». Al tempo stesso, alcuni diplomatici rimarcavano come gli scandali del premier «rinforzeranno la solida immagine dell’Italia come potenza marginale». E non si potrà certo accusare il quotidiano del business britannico di simpatie giacobine.

Raissa Skorkina

Che il momento sia difficile per Berlusconi lo si deduce anche da un altro fatto significativo. E cioè che la notizia – ripresa pure dal Times of India – viene riportata perfino da Xinhua, un’agenzia di stampa controllata dal governo cinese. Ed è la stessa agenzia – che per motivi più che ovvi tende a silenziare le fragilità degli uomini al potere – a chiudere il testo ricordando come il Cavaliere rischierà di essere il primo presidente del Consiglio italiano chiamato a rispondere di accuse simili.

Marysthell Garcia

A ben guardare, però, la condanna politica di Berlusconi era scritta nelle foto con cui le varie testate hanno scelto di illustrare lo stato d’animo del premier, prima ancora che negli articoli. Grinte, bronci, grugni. Rughe e doppio mento. Mani alzate a mo’ di resa. Non un ritratto che possa aspirare alla prossima edizione di Una storia italiana. E questo, per l’uomo che cominciò a stravolgere la politica piazzando una calza sulla telecamera, è più di un segno.

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