Cara Lara che mi scrivi da Cesena.

Lara, sono stato condannato a morte 22 anni fa dai criminali kossiga e burlesquoni. E da una marea di teste di cazzo italiote e sardegnole.
In un’altro Paese, per una vergognosa vicenda maccartista come la mia, i cittadini e gli intellettuali avrebbero scatenato l’inferno.

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