Censura a Drive in

Dopo aver letto le scempiaggini del servo antonio ricci su Dagospia, l’altro giorno, stanotte  nel dormiveglia mi sono visto il film delle prime puntate del Drive in del 1986.

Chi lo seguiva lo sa bene, dopo solo tre puntate ero il comico più popolare del programma. Ricevevo pacchi di lettere da tutta Italia e non potevo uscire senza essere fermato ad ogni passo e coccolato ovunque. Decisi allora di cominciare ad affondare qualche frecciatina. Beh, lo sapete? Altro che trasmissione comunista, come blatera il ladro del Gabibbo, mi vennero censurate immediatamente e con scuse risibili  tutte le battute su craxi, sulla mafia, sul maxiprocesso che si svolse a Palermo e su Andreotti. Ancora nessuno – tranne qualche magistrato –  conosceva la storia di berlusconi, allora, ma la cosa mi puzzò ugualmente.

vaffa_berlusca

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