Crolla la borsa dopo le stronzate di B. Che vi dicevo? Questa merda ci costa 100 miliardi al mese!!!

Piazza Affari, volatile effetto Berlusconi
Illusione in apertura, poi tonfo in negativo

La Borsa di Milano apre a +1,81%, ma in meno di un’ora brucia i guadagni. A metà seduta l’indice Ftse Mib fa segnare -1,73%, poi crolla sotto i tre punti percentuali. Frenano gli altri listini europei. Lo spread Btp-Bund si amplia a 360 punti dopo l’asta di Madrid. Tokyo (Nikkei +0,23%) frena lo yen. Trichet: “Crescita in decelerazione”

Piazza Affari, volatile effetto Berlusconi Illusione in apertura, poi tonfo in negativo

MILANO – Il giorno dopo il discorso di Berlusconi 1 in Parlamento sullo stato del sistema Italia attaccato dalla speculazione, la Borsa di Milano apre in rialzo di quasi due punti percentuali, ma la fiducia degli investitori dura poco: in meno di un’ora il trend positivo evapora, l’indice Ftse Mib oscilla a lungo intorno alla parità, poi piomba in terreno negativo. A metà seduta l’indice fa

segnare -1,73%, poi affonda ben oltre i due punti percentuali, segnando sospensioni a raffica: ora Ftse Mib segna -3,13%.  Risultano congelati per eccessivo scostamento al ribasso Fiat (-7,6% il teorico), Exor (-4,9%), Saipem (-5,33%), Luxottica (-3,26%) ed Stm (-3,16%). Sono rientrate invece Unicredit, che cede il 4,53% e Fonsai (-2,11%). Si viaggia sui minimi dei 28 mesi e soprattutto, spiegano nelle sale operative, sopra i minimi del febbraio 2009 di appena il 20-25%.

Male anche l’Europa
. Dopo una buona apertura, gli altri listini europei frenano: Parigi perde l’1,43%, Francoforte l’1,1% e Londra l’1,7%, mentre Madrid limita il calo allo 0,4%.

Trichet: “Crescita sta decelerando in Eurozona”. “L’incertezza è particolarmente alta” e la crescita economica dell’area euro è in “decelerazione”. Lo ha enfatizzato il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, che ha aggiunto che i rischi potrebbero anche aume ntare per le tensioni sui mercati. La Banca centrale europea ha, quindi, deciso di immettere nuove liquidità di emergenza nel sistema: “Alla luce delle rinnovate tensioni dei mercati – ha detto – il Consiglio direttivo ha deciso di effettuare” nuove operazioni di rifinaziamento straordinarie a favore delle banche, in particolare erogando loro prestiti a 6 mesi di scadenza.

A Piazza Affari soffrono Tenaris e Banche. Tenaris (-11,74%) rimane il più debole dei titoli maggiori della Borsa milanese dopo una trimestrale al di sotto delle attese degli analisti, seguito da Fiat industrial (-6,36%) e Pirelli (-5,70%). Fiat spa è tornata in asta di volatilità (-4,68% teorico), così come Unicredit (-3,84% teorico) e Fondiaria Sai (-2,17%). Banche tutte in calo (Intesa -1,09%), in leggerissima crescita Campari (+0,27%) dopo la semestrale, Telecom (+0,24%) in attesa dei dati e Generali (+0,08%).

Spread Btp-Bund sopra 360 punti.
Volatilità sul mercato dei titoli di Stato dopo l’asta di Madrid. Lo spread Btp-Bund si è nuovamente ampliato a 360 punti base e il tasso del decennale italiano è risalito al 6%. In precedenza, il differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiani e tedeschi si era ristretto brevemente fin sotto i 350 punti e il tasso del Btp era sceso al 5,94%. Il premio di rischio dei Bonos spagnoli si è ridotto a 368 punti dopo che il Tesoro ha collocato quasi il massimo dell’ ammontare previsto, seppure con tassi in rialzo. Così, il differenziale fra i titoli italiani e spagnolo si è ulteriormente ridotto a 8 punti dai livelli di circa 80 centesimi di appena due mesi fa, confermando la contiguità di Roma e Madrid nella percezione del rischio percepito dai mercati.

Nell’asta di oggi, Madrid ha dovuto offrire tassi più alti, tenuto conto che il rendimento del decennale aveva raggiunto nei giorni scorsi il 7%, un livello che nel caso di Grecia, Irlanda e Portogallo ha poi portato alla richiesta di salvataggio. In particolare, nel collocamento dei titoli con  scadenza a 3 anni, il rendimento medio è salito al 4,813% dal 4,291% della analoga asta di luglio e la domanda mostra un rallentamento con un rapporto bid-to-cover di 2,14 da 2,29 precedente. Ripiega dal record, infine, il premio di rischio degli Oat della Francia con oscillazioni a 77,4 punti.

Le Piazze asiatiche. Ripercussioni sulle borse asiatiche della decisione del Giappone di intervenire sui mercati valutari per frenare la salita dello yen. Alla notizia, comunicata dal ministro delle Finanze, Yoshihiko Noda, immediate reazioni delle piazze asiatiche: salgono i valori del dollaro e dell’euro, mentre il Nikkei schizza in avanti (+1,26%) per poi frenare e chiudere a +0,23%. Dopo la mossa di Tokyo, si sono fermati gli aumenti dell’oro, a 1662 dollari l’oncia.

Hanno pagato due piazze le cui economie, che guardano allo stesso modo all’export, potrebbero essere penalizzate da un rilancio delle vendite nipponiche all’estero: Taiwan e, soprattutto, Seul. La Borsa coreana ha concluso la seduta in perdita di oltre il 2% con lo scivolone di diversi gruppi incentrati sulle esportazioni. Chiusura in rialzo per le Borse cinesi, con il Composite di Shanghai a 2.684,04 punti (+0,21%) e il Component di Shenzhen a 11.934,41 punti (+0,10%).

La mossa di Tokyo si è resa necessaria di fronte a movimenti unilaterali, per “contrastare oscillazioni speculative che hanno spinto a livelli eccessivi lo yen”, non lontani dai massimi storici sul biglietto verde di 76,25, segnati a marzo nei giorni successivi alla catastrofe del sisma/tsunami.

Noda ha detto che l’iniziativa è stata “solitaria”, non di concerto con i partner del G7 come avvenuto il 18 marzo, rifiutandosi di commentare sia l’ipotesi di nuove possibili azioni sia l’entità delle risorse messe in campo, utilizzate per vendere yen e acquistare dollari.

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter