Da la Voce

Le vittime dei terremoti non sono una fatalità. Le conseguenze dei sisma in termini di vite umane e di costi economici possono essere fortemente ridotti da una buona qualità delle istituzioni. Ce lo insegna l’analisi di 90 catastrofi naturali dal 1980 al 2002. Il caso dell’ospedale dell’Aquila crollato è l’emblema di un sistema che incentiva alla cronica inadeguatezza per attrarre più finanziamenti pubblici e non essere poi utilizzabile quando ce ne sarebbe più bisogno.
Adesso le società quotate possono diffondere l’informazione finanziaria obbligatoria sul web anziché sui giornali. Che perdono una rendita e protestano in nome della trasparenza tradita. Come gli ultimi giapponesi combattenti quando la guerra era finita.
I paesi maggiormente industrializzati destineranno lo 0,7 per cento dei pacchetti anticrisi a sostegno delle economie in via di sviluppo più esposte. Non il governo italiano, che si vanta della presidenza del G8, ma riduce le risorse alla cooperazione ed elude un impegno politico esplicito e coerente.

bcornuto

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter