Da Lidia Ravera

Tutto coca e famiglia

Rasato-stempiato come i quarantenni che sanno reagire all’alopecia, sguardo buio, sorriso cordialmente feroce , Pier Paolo Zaccai, consigliere provinciale, fino a ieri era uno sconosciuto , nonostante una carriera precoce nel “Fronte della Gioventù”, formidabile seminario di formazione per adolescenti sociopatici. Distribuiva crocefissi per strada, scansando i polacchi ( kleenex) e i senegalesi (elefantini), con meritoria modestia. Predicava la santità della famiglia, della devozione, della virtù. Aveva tutte le carte in regola (una moglie, due figli, un posto nel Pdl) ma gli mancava qualcosa. Non si sfonda se non si sniffa, non si traffica, non si va a p… Ha scelto il ramo “coca-trans” che la sinistra non ha saputo gestire. L’hanno ricoverato per eccesso di zelo (arringava le folle in piena notte). Sua moglie, all’altezza della tradizione berlusconiana, se l’è presa soltanto con i giornalisti.

°°° Sì, Lidia, ma poi l’ha mollato anche lei; l’ha scaricato la sua cosca, e lui è tornato a casa dalla mamma. Che, se uno finisce così male, qualche colpa la mammina ce l’ha di sicuro.

IL  NEGOZIO  PREFERITO DA ZACCAI  E  DAI  SUOI  CAMERATI

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