Dagli amici (di Dell’Utri) mi guardi Iddio (M.N.Oppo)

 

Dunque la Cassazione ha azzerato tutto e il processo per mafia al senatore Marcello Dell’Utri è da rifare. Lui si mostra sereno, mentre Gasparri è euforico. Del resto, appartengono allo stesso partito, anzi popolo e magari sono pure amici. Benché, anche nella sentenza a favore di Dell’Utri si ribadisca che il senatore ha molti amici mafiosi. E anche se ora sembra che frequentare mafiosi non sia reato, non possiamo fare a meno di chiederci a quale scopo un uomo oberato da importanti incarichi aziendali prima e poi anche da funzioni politiche, si incontrasse con note personalità criminali. Voleva convertirli? Magari come quei vecchiacci che pagano escort minorenni, ma solo per strapparle ai pericoli e al peccato. C’è una cosa che il procuratore generale Iacoviello non ha il dovere di sapere, ma noi incalliti spettatori televisivi non possiamo dimenticare: Dell’Utri, una volta, in diretta tv, pronunciò la frase : «I pm ce l’hanno con me perché sono mafioso, pardon, volevo dire siciliano». Dopo questo clamoroso lapsus, il senatore smise di frequentare la tv, ma evidentemente non i mafiosi.

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