Frattini, da marchetta delle vecchie a PICCOLO FIAMMIFERAIO.

Udite udite: «Barack m’ha salutato»
Le tenere soddisfazioni di Frattini

frattini aspetta autografo obama 304

Oggi, più della crisi, più dello spread in salita, più della fibrillazione per l’atteso e temuto default della Grecia, più della resa dei conti con Gheddafi, la notiziona che campeggia sulla prima pagina del sito del nostro ministro degli esteri è:

NY, PALAZZO DI VETRO – OBAMA SALUTA FRATTINI

Con tanto di foto e – ahilui – anche video (guarda), Franco Frattini documenta l’eccezionale evento, corredandolo di didascalia: «Il Presidente degli Stati Uniti Barack OBAMA saluta affettuosamente il Ministro degli Esteri italiano, Franco FRATTINI. Sullo

sfondo anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, anch’egli presente all’incontro sulla Libia».

Ora, nessuno può mettere in dubbio che qualsiasi cittadino italiano non può che rallegrarsi se il presidente degli Stati Uniti d’America accoglie festosamente – pardon, affettuosamente – il nostro ministro degli esteri. Ma l’impietosa ripresa della telecamera, che Frattini si è ostinato a postare sul sito, racconta invece di un saluto frettoloso e di un tenero ministro in attesa – si direbbe – più di un autografo che di un saluto.

E da dove viene questa necessità di annunciare l’evento addirittura sul sito? Cosa pensava, il ministro Frattini, che Obama non lo salutasse? Ecco, forse pensava che – avendo l’Italia qualche problemino di credibilità all’estero – Obama neanche lo salutasse. E invece lo ha salutato: urca! Va scritto sul sito! Dove i commenti non si sprecano… un solo post, dove tale Fabio commenta laconicamente l’evento: «Wow».

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