I legaioli a Lourdes, sperando di trovare una Madonna ubriaca che rutta.

Missione di Radio Padania a Lourdes
“La Madonna sostiene l’identità padana”

Il 31 dicembre l’emittente radiofonica leghista ha mandato in onda uno ‘specialino’ sul viaggio al Santuario. Perché? Per chiedere a Maria – che capisce il bergamasco – di riconoscere l’amata Padania

Delegazioni di leghisti a Lourdes per chiedere alla Madonna il riconoscimento della Padania. Perché l’Immacolata capisce tutte le lingue, idiomi lombardi inclusi. La prova? E’ apparsa a una bambina a cui ha parlato in bergamasco. Per i militanti del Carroccio, poi, la cittadina francese è la meta di pellegrinaggio prediletta, a differenza di Roma che è ormai caduta nella mani di Satana. Tutto questo è andato in onda il 31 dicembre da Radio Padania.

La registrazione è stata segnalata su L’AntiComunitarista, il blog di Daniele Sensi dove è stato postato l’intervento di Andrea Rognoni, l’inviato della radio del Carroccio. Rognoni si era già distinto in passato per avere definito il terremoto in Abruzzo un “segno profetico dell’imminente islamizzazione dell’Europa”, dichiarato che Anna Frank non è una santa e crepi con Satana chi ci accusa di moralismo”invitato i padani a recarsi alla Malpensa “alla ricerca del Sacro Graal” lo scorso luglio . “Siamo in giro per il mondo – spiega in collegamento Rognoni – per uno specialino di 20 minuti da Lourdes” che “sta bene come luogo di elezione perché siamo durante le cosiddette feste di Natale”. Nonostante, osserva, alcuni preferiscano passarle “sulle piste da sci di qualche località montana padano alpina deturpata dalle strutture turistiche”. L’inviato è insieme a una delegazione di militanti per avanzare alla Madonna richieste spirituali a sostegno dell’identità padana. “Maria – spiega – non sta a guardare in faccia soltanto agli stati nazione, alle proterve realtà raffigurate dalle capitali effettive riconosciute da Strasburgo e Bruxelles, ma in qualche modo volge il suo sguardo pietoso anche verso la Padania che non è stata ancora riconosciuta ufficialmente”, prosegue. E si augura un futuro in cui gli idiomi padani siano importanti quanto le lingue nazionali. Con l’aiuto della Madonna, ovviamente. “Chissà che non ci sia un cartello – dice – che riporti il ‘Padre nostro’ in lingua lombarda, veneta, piemontese emiliana” perché Maria “volge lo sguardo comprensivo anche verso queste realtà”.

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