Pigi Battista deplora le candidature di Grasso e di Ingroia perché «i cittadini vorrebbero essere giudicati da una giustizia imparziale». Quindi gli extracomunitari musulmani dovrebbero ricusare i giudici cattolici e pretenderne di agnostici, o magari disertare i tribunali che espongono il crocefisso? Battista deplora «la sproporzione tra magistrati che hanno scelto la sinistra e quelli che si sono schierati con la destra», perché «l’antimafia non può essere appannaggio di uno schieramento politico». L’idea che un magistrato fatichi a schierarsi con un leader plurimputato, circondato da pregiudicati e amici dei mafiosi, che ogni due per tre definisce la magistratura «cancro da estirpare», non sfiora nemmeno l’ingenuo editorialista caduto dal pero. (Marco Travaglio)