Il padrone di Minchiolini con le sue telefonate a cazzo INVADE LE APERTURE DEL TG1 DELLE 20

Denise Pardo per “L’Espresso” in edicola domani

Il telefono, la sua voce, il Tg1. L’ultima incredibile frontiera o diabolica invenzione, o spudorato escamotage della comunicazione unica, nel senso del senso (unico), del presidente del Consiglio è il martellante inserimento delle sue telefonate nell’edizione delle 20 del tg più importante della Rai.

SILVIO BERLUSCONI GABRIELLA GIANMANCO AUGUSTO MINZOLIN

Secondo la ricerca curata dall’onorevole Pd Paolo Gentiloni, ex ministro per le Comunicazioni, e dal suo staff, negli ultimi cinque mesi, nel giornale firmato da Augusto Minzolini, le chiamate di Silvio Berlusconi vengono considerate avvenimento così clamoroso da diventare addirittura l’apertura. Ora, che il premier sia un utilizzatore smodato, imprudente e

intercettato della cornetta è noto. Quindi le sue telefonate non sarebbero nemmeno una notizia. Figuriamoci poi quando non sono affatto indirizzate al Tg1 ma sono solo la messa in onda, una volta a settimana se non di più, di quelle che hanno rallegrato convegni e siti Pdl e para Pdl dove non va e non andrebbe nemmeno dipinto. No, dipinto ci è andato.

rep48 berlusconi augusto minzolini

Intanto dal novembre 2010 al marzo 2011, sempre secondo il monitoraggio di Gentiloni, il Tg1 ha inserito nei titoli di testa le conversazioni di Berlusconi per ben 26 volte. Quelle fatte dai tinelli delle varie residenze hanno occupato il tg per 16 minuti, invece i tre videomessaggi teletrasmessi nella seconda parte di gennaio sono durati cinque: pochissimo per la logorrea da cui è afflitto, un’enormità per i tempi televisivi. Un incubo. Un fenomeno fuori dai canoni dell’informazione e sconosciuto nel resto del mondo democratico.

TG1

E soprattutto il sorpasso più spregiudicato del contraddittorio: interviste con botta e risposta, non se ne parla, tranne che in poltrone molto fidate, una solo al Tg1 piuttosto sospetta (domande inserite dopo?) e quasi mai, ragguagli sull’attività del governo (sarà perché ce ne sono ben pochi?). In compenso, fiato alle trombe, anzi al ricevitore, contro la magistratura, che novità, l’acerrimo presidente della Camera, i maledetti finiani.

PAOLO GENTILONI

Ogni tanto ci scappa l’attacco a Pier Ferdinando Casini e le saette verso il paventato Terzo Polo e l’opposizione criminale, ovviamente. Destinatari primari – quello finale è il Tg1 che trasmette tout court – di tale dovizia di scoop e rivelazioni esclusive, i pregevoli convegni delle correnti Pdl, l’imperdibile sito dei Promotori della Libertà del ministro Michela Vittoria Brambilla, la comunità di Don Gelmini (una telefonata), la riunione dei Riformatori azzurri (una anche a loro), quella dei Popolari di Italia Domani di Francesco Saverio Romano, ora ministro. E perfino il programma “Mattino 5” di Mediaset!

MICHELA VITTORIA BRAMBILLA

Tutti appuntamenti di grande interesse nazionale. Anche se il più gettonato dal premier, il telefono del desiderio è quello dell’onorevole Francesco Pionati, ex volto del Tg1 che ha mandato in onda le quattro chiamate presidenziali durante quattro convegni della sua Alleanza di centro. Ma, è lapalissiano, la tv ha bisogno di immagini, e Minzolini è più che coscienzioso: via all’abbinamento di filmati con platee in muta adorazione e folle in delirio.

MARIASTELLA GELMINI

Il 31 marzo, durante la convention dei Cristiano Popolari di Mario Baccini con solita telefonata – andata in onda, ovvio – è successo qualcosa di più. Mentre il premier parlava, veniva esibito un vivido ritratto del suddetto (opera, è stato detto, del maestro Sciacca). Berlusconi deve aver saputo che nel Rinascimento i principi mandavano una loro raffigurazione quando non potevano presenziare, come a dire, l’ubiquità del potere divino.

E allora, senza addentrarci nei meandri del culto della personalità e dell’idolatria, non sarà che il successivo passo tv sarà l’effigie del Cavaliere – su una poltrona di “Porta a Porta” – a cui Bruno Vespa si rivolgerà con soave deferenza?

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