La cultura assassinata anche nella MIA Sardegna…

Sassari, anche il teatro Verdi chiude i battenti

Il teatro entro fine anno sarà mandato in pensione dal nuovo auditorium. I comproprietari divisi sul futuro della struttura. Il grande immobile da gennaio non ospiterà più spettacoli e concerti.

°°° La mafia ignorante di berlusconi e la sua cosca sta commettendo un delitto dopo l’altro. In Sardegna non c’era niente quando avevo 13 anni. Quattro teatri, qualche cinema scomodissimo, e basta. ma c’erano fior di intellettuali, tutti amici miei dopo qualche anno: da Cicito Masala a Michele Columbu a Fernando Pilia. A 13 anni e mezzo mi scocciai di sentir parlare i trentenni del mio paese di “In Sardegna non c’è niente, la regione non fa niente…” e misi insieme miei cugini e un paio di amici e facemmo nascere “I Barritas”: primo gruppo vocale e strumentale nell’isola e uno dei primi in Italia. Grazie a questa intuizione, ma soprattutto grazie al secondo gruppo che creai: i “Salis & Salis” in questa terra morta nacquero in pochi anni oltre 1500 gruppi musicali.  La Sardegna cambiò volto e inventammo dal nulla oltre 30 mila nuovi posti di lavoro: musicisti, tecnici, autisti, negozianti di strumenti, fonici, costumisti, ecc. Poi feci nascere le prime radio private e l’unica casa discografica sarda. Non contento, inventai il Teatro cabaret, che ebbe presto nuovi seguaci e centinaia di migliaia di estimatori entisiasti. Poi… poi ebbi successo come autore e attore e mi trasferii a Roma. Girai l’Italia e l’Europa, sempre tenendo alto l’orgoglio (oggi mal riposto e ingiustificato) dei sardi. I giornali nazionali scrivevano che avevo sdoganato finalmente il popolo sardo, vittima millenaria di tanti luoghi comuni beceri e falsi. Forse fu davvero così. Tutta Italia ripeteva il mio “Cappitto mi hai” e lo accompagnava sempre a sorrisi e disponibilità nuova, ogni volta che incontrava un sardo a Milano o a Roma o a Trieste.

Torno qui dopo tanti anni e TROVO UN DESERTO COMPLETO. Qualche bravo musicista, ma per il resto IL NULLA! Nessun esponente della cultura, nessun attore, nessun comico, nessun autore, NIENTE DI NIENTE. Solo ladruncoli, imbroglioni, malati di mente che si rubano il pane dei comici, degli showmen, dei presentatori, degli autori, dei registi, dei giornalisti, ecc. Di chi è la colpa? Ma naturalmente degli stessi assassini che hanno ucciso la cultura in tutta Italia: burlesquoni e cosca. Anzi, qui è ancora peggio: qui hanno distrutto tutto i servi dei servi del mafionano. ANCORA PEGGIO!

anus_village

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