La Lega: ritirate dalle biblioteche il libro sulla famiglia omosessuale°°° E quando mai siete entrati voi in una biblioteca?

La Lega: ritirate dalle biblioteche
il libro sulla famiglia omosessuale

Salvini: “I genitori protestano perché confonde i bambini”. Guida: no alle censure
Zajczyk, delegata per le pari opportunità: “Situazioni che esistono, vanno spiegate”

di ZITA DAZZI

La Lega: ritirate dalle biblioteche il libro sulla famiglia omosessualeIl libro al centro delle polemiche

Due mamme che si vogliono bene, tanti bambini, nessun uomo. Un piccolo libro cartonato, con figure colorate e frasi chiare, racconta ai

bambini la favola (vera) di una famiglia moderna, dove due donne scelgono di diventare madri senza l’intervento di un papà, ma con la fecondazione assistita. Piccola storia di una famigliaracconta il viaggio in una clinica olandese di due mamme che diventano «entrambe genitori». E questo fa rabbrividire la Lega lombarda che, con un’interrogazione del consigliere Matteo Salvini, ne chiede il ritiro, «ben lungi dalla volontà di voler fare lezioni di morale o campagne di bigottismo e integralismo», ma sostenendo che sono arrivate «decine di proteste di genitori» perché «i bambini possono prendere in prestito il libro senza filtri».

Il tema è di quelli sempre caldi, sia per il dibattito sul registro delle coppie di fatto, sia per l’arrivo a Milano del Papa per l’incontro mondiale delle famiglie. E le polemiche arrivano a ruota di quelle scoppiate per il libro «Piccolo uovo» di Altan su una coppia di pinguini omosessuali. Salvini sollecita il Comune «a ritirare, o quanto meno riservare alla lettura di un pubblico più adulto, un libro come questo» chiedendosi «se sia opportuno mettere in mano a bimbi di sei anni» un testo che rischia di «aggiungere ulteriore confusione e dubbi anche nei più piccoli».

Replica l’assessore alla Cultura Stefano Boeri: «Apprezzo

l’attenzione alla sensibilità dei bambini di Matteo Salvini. Ma le nostre biblioteche non sono come il computer o la televisione, i bambini non restano soli e incustoditi. C’è un servizio accurato e ogni genitore ha la possibilità di verificare e orientare le scelte del proprio piccolo. Le biblioteche sono finestre sul mondo dove sono rappresentati le evoluzioni dei nostri comportamenti. Discutiamone, ma niente divieti». Sorride il vicesindaco Maria Grazia Guida: «È folklore strumentalizzare iniziative editoriali innovative che raccontano la realtà sociale. Milano ha bisogno di rispetto per le storie personali, non di censure».

Contro Salvini insorge anche il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo: «È fuori dal tempo, in altri Paesi europei è normale che i bambini fin da piccoli siano abituati a convivere con figli di coppie gay e lesbiche, adottati o meno, e che anche a scuola se ne parli. Qui da noi, invece, si sposta l’asticella del’omofobia sempre più su». Francesca Zajczyk, delegata del sindaco per le Pari opportunità, invita alla pacatezza: «Il Comune deve avere una posizione ‘laica’ nei confronti di ciò che avviene nella società. Ed è giusto che ci siano strumenti per parlare di questi affetti ai bambini». Difende il libro in biblioteca anche lo scrittore e fondatore della Libreria dei ragazzi, Roberto Denti: «È stato Rodari a insegnarci che ai bambini piace conoscere la realtà che ci circonda. I genitori devono poter avere la libertà di parlare con i figli anche di temi nuovi, considerati ‘scandalosi’».

°°° QUESTI CIALTRONI IGNORANTI NON ENTREREBBERO IN UNA BIBLIOTECA NEMMENO SE DILUVIASSE E FOSSERO PRIVI DI OMBRELLO. MA FATECI RIDERE!

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter