La Regione Sardegna al fallimento. Politicanti asini e ladri.

La Regione verso il disastro finanziario

Uras: «Nel 2011 speso il 30%, residui in aumento». La Spisa: «Non è colpa nostra»

Sardegna-sorride

CAGLIARI. Un disastro finanziario: se la Regione fosse una Spa avrebbe dovuto già portare i libri in tribunale. Il monitoraggio della spesa è impietoso. I dati sono ufficiali e aggiornati al 10 di questo mese: su quasi dieci miliardi di stanziamento i pagamenti sono pari ad appena tre miliardi e 400 milioni. I residui sono oltre 6 miliardi e 700 milioni.

La denuncia è di Luciano Uras (Sel) che spara sul governo della Regione: «Il monitoraggio della spesa», afferma Uras, «mette a nudo il totale fallimento della Giunta Cappellacci». Al di là del giudizio politico, parlano i numeri. La massa spendibile è adoperata quasi totalmente per il mantenimento della macchina regionale; stiamo pagando un prezzo altissimo per lo stop subìto dalla vertenza entrate con lo Stato e, ovviamente, incide in modo pesante il vincolo del patto di stabilità che impedirà negli ultimi due mesi dell’anno di continuare a spendere. Lo stato della spesa regionale a fine anno sarà di cinque miliardi e 108 milioni tra competenze e residui, rispetto ai 16 miliardi e 617 milioni. Significa che i pagamenti raggiungeranno quota 30,25%.

«Un vero disastro finanziario», afferma Luciano Uras, «dovuto anche ai vincoli del patto di stabilità ma sostanzialmente causato dall’inefficienza della macchina politico burocratica della Regione e alla posizione subalterna della Giunta nei confronti del governo Berlusconi».

°°° STRANO, VERO? COME INSEGNA IL LORO PADRONE, CAV.POMPETTA… E’ SEMPRE COLPA DEGLI ALTRI!

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