Le minchiate del deficiente maximo Calderoli

Rai, l’affondo del ministro Calderoli:
stop agli stipendi d’oro o si riveda canone

«Le manovre mai belle, i sacrifici siano di tutti. Non esistono al mondo liquidazioni come quella di Santoro»

 

Roberto Calderoli

calderoli-porco

ROMA – «Le regole della manovra devono essere applicate anche all’interno della Rai, altrimenti si ridiscute il pagamento del canone». Il ministro Roberto Calderoli non usa mezzi termini sul servizio pubblico radiotelevisivo e sugli stipendi d’oro. «Le manovre non sono mai belle, ma possono essere necessarie, a condizione, come la Lega ha chiesto, che i sacrifici siano di tutti – ha scritto in una nota l’esponente del Carroccio -. Non potendo intervenire sull’autonomia degli organi costituzionali, abbiamo chiesto loro un intervento a cui stiamo già dando seguito ma, a fronte di questi sacrifici, dobbiamo chiederne anche al concessionario del servizio radiotelevisivo pubblico, ossia alla Rai». Quindi l’affondo su Michele Santoro: «Non esistono al mondo liquidazioni come la sua o stipendi da favola pagati per “stare in panchina” e non lavorare».

°°° Questo decerebrato assoluto dimentica che LA  LEGA  e LA DESTRA TUTTA hanno invaso la Rai dal 1994, dando appalti miliardari, stipendi milionari, e regalie varie a una pletora di chicazzè e di malati di mente senza alcun talento che ancora occupa l’ente pubblico. Altro che Santoro, che guadagna meno del  5% di tutti i denari che porta  all’azienda in ogni puntata!  Legaioli e mafiofascisti di Berlusconi sono colpevoli dello sfascio della Rai: sfascio qualitativo (la televisione italiana degli ultimi 15 anni è universalmente riconosciuta come la peggiore e più volgare delmondo) e sfascio economico. Questi si sono rubati vagonate di miliardi già dai tempi della Moratti presidente. Questa faccendiera ebete e ladra era lì a fare la bella statuina, mentre davanti ai suoi e ai miei occhi, nelle sale d’attesa del settimo piano, si consumavano reati e rapine a manetta e allaluce del sole (ah, l’arroganza!). Denunciai tutti i vertici Rai alla Guardia di Finanza, portando prove e testimonianze per mesi di audizioni e verbalizzazioni… ma quel coglione di Veltroni (mi disse un capitano) fece bloccare tutto, il giorno prima che i pullman -cellulari li andassero ad ammanettare. Quella denuncia, insabbiata da tutta la destra malavitosa berlusconiana e con il prezioso apporto del signor walter veltroni mi costò tutti i contratti che avevo in itinere. Non ho mai più potuto lavorare nemmeno nell’azienda che mi ha visto nascere e crescere. Quando però era guidata da persone che ne capivano. La vicenda è narrata nelmiolibro: “MEGLIO SARDI CHE… RAI”.

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