LE PORCATE DELLA RAI BERLUSCONIANA E DI MERDASET. Ovvero, come sciacallare i geni.

Sabato su raiuno c’era una serata dedicata a Modugno. In teoria.

C’è la checca furibonda che presenta in maniera laida e falsa. C’è il guittaccio volgare e fascista che dorme in rai da quando è cominciato il ventennio mafioso e viene spacciato per un grande attore. Si spaccia anche per autore, tanto per dire. C’è una vecchia che l’ha data a Mimmo quando aveva vent’anni e ancora campa su quella gloria, uccidendolo un po’ ogni anno, di nuovo. C’è il cantantino banale e viscido da barberia di paese, falso come giuda, che porta una vhs dove riceve una telefonata da un Mimmo ormai malato e mezzo rincoglionito e finge di schermirsi, mentre guarda il culo alle giovani coriste e cerca di puntare quella più facile – secondo lui – come fa da 50 anni. Insomma, la solita robaccia invereconda in perfetto stile raiset. Le uniche note positive: due monumenti, grandi nella loro semplicità e nella loro assoluta professionalità un palmo sopra gli sciacalli: Cinquetti e Ranieri. Hanno fatto il loro lavoro in maniera eccellente e senza millantare amicizie inesistenti. Bravi! Per far capire a chi se l’è perso, questo cassonetto di  sabato sera di raiuno, è stata una poltiglia vomitosa tipo “Ciao Federico”, quando morì Fellini. Rete 4 gli dedicò la serata. A Berlusconi, naturalmente… mandarono in onda AMARCORD: cinque minuti di capolavoro e 18 di pubblicità, cinque minuti di capolavoro e 18 di pubblicità. Ciao, Federico, addio!  buonanotte al secchio, e al pudore.

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